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Iervolino: “Paura dopo Bergamo e Verona, con Sousa la quadra. L’aneddoto su mio nipote…”

Il presidente della Salernitana racconta le emozioni per l’esordio in A di Antonio Pio e pone le basi per la prossima stagione

“La squadra ha saputo reagire dopo un momento difficile. Sousa ha saputo dare gioco ed energia ad un gruppo in difficoltà. Questa città meritava tutti i record: quando parli di Salernitana sono tutti felici, anche mio figlio Antonluca, grande tifoso. Abbiamo una chimica particolare e una visione comune sugli obiettivi. Il campionato attuale è stato già sintetizzato ma soprattutto abbiamo posto le basi per la stagione che verrà insieme al direttore sportivo De Sanctis. Ora conta lanciare messaggi importanti, chiari: vogliamo crescere ma mattoncino dopo mattoncino. Quest’anno abbiamo raggiunto tutti i risultati che ci eravamo posti, poi ci sarà tempo per pensare al mercato”.

Danilo Iervolino si gode la salvezza della sua Salernitana, capace di chiudere alla grande all’Arechi nell’ultima sfida interna dell’anno contro l’Udinese. Prima di lasciare l’impianto sportivo di via Allende il patron granata ha parlato anche di futuro. Si ripartirà però dal nucleo principale di una Salernitana in grado di spiccare il volo e sognare la parte sinistra di classifica.

Il mister vuole fortemente questa squadra, pretende la riconferma dell’ossatura principale. Ci sono tutte le basi per creare un ciclo vincente: è stato un lavoro corale, grazie all’apporto di tutti disputeremo per il terzo anno nel campionato di serie A. Stiamo diventando un modello del calcio, passando da cenerentola a realtà consolidata. Ci sono stati momenti difficili, la sconfitta con l’Atalanta mi ha segnato, ci sono voluti giorni per riprendermi. Anche quella con il Verona l’ho digerita a malincuore. Da quando è arrivato Sousa però abbiamo trovato la quadra”.

Infine, l’emozione per il debutto in serie A del nipote Antonio Pio Iervolino: “Ci siamo emozionati tutti. La storia carina è legata a ciò che mi ha detto il mister Sousa, mi ha detto che meritava di giocare già da qualche partita, è stato bravissimo e sono contento per lui. Il tecnico ha ammesso che quando è entrato Antonio aveva il cuore in gola. E’ stata una grande gioia. Sono sicuro che potrà dare tanto alla Salernitana”.

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