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Salernitana, Sabatini: “Rimpianto fortissimo, con Iervolino ho sbagliato io…”

Il direttore sportivo premiato a Salerno: “Per arroganza ho distrutto una cosa bellissima”.

Walter Sabatini a tutto tondo, quello che è intervenuto a Salerno per il ritiro del premio di miglior direttore sportivo della stagione 2021-2022, consegnatogli a margine degli Italian Sports Awards, al Complesso San Michele. Mai banale l’esperto dirigente ha raccontato alcuni retroscena legati al suo addio alla Salernitana, dopo la rottura con Iervolino, non risparmiando una bacchettata alla Juve e a José Mourinho.

Per la Salernitana è un mese bellissimo, non sono partite a rischio queste. Non deve preoccuparsi per la partita con il Milan, se riesce a fare l’impresa avrà gloria, altrimenti la normalità, e poi ha tutti gli strumenti per fronteggiare le squadre forti che affronterà in queste prime giornate, può far male a qualsiasi avversario. Ochoa è un giocatore divertente, speriamo sia in buona condizione, ma ho già saputo che si sta impegnando molto, ha 5 mondiali alle spalle, non può essere mai un giocatore modesto. 

“Idealmente abbraccio a tutti i salernitani, anche se mi mancano le forze. Iervolino non l’ho sentito recentemente, ci siamo scambiati un messaggio mesi fa, nulla di importante. Ma non ho nulla contro di lui, l’ho citato anche in in un libro che ho scritto in 14 giorni, ero tanto arrabbiato e ho preso la penna. Nel libro ho citato la doppia impresa di Iervolino, mentre gli altri mangiavano il panettone lui ha preparato l’offerta per comprare la Salernitana, salvandola la prima volta, la seconda l’ha fatto quando mi ha messo le risorse a disposizione”. 

Rimpianto Salerno? 

Per me è grande, ho amato questa città, ho amato la gente, sono stato amato, il rimpianto è fortissimo, sarebbe diventata la mia città. Confesso che a questo punto della mia vita ho bisogno di questo affetto che mi arriva, mi rigenera l’anima e lo spirito, amore forte e ricambiato. Amo Salerno, senza indugi, senza remore. Non potrei amare un posto di più di quanto non ami Salerno.

Sul rapporto con Iervolino:

Con Iervolino ci siamo lasciati litigando, ma non vuol dire che devo troncare i rapporti con chi litigo, altrimenti sarei un uomo solo. Con lui avevo torto, ma non voglio discutere di questo. E’ stata una telefonata turbolenta, relativa a una richiesta di commissioni a un gruppo di agenti, ma io ho difeso quella richiesta sbagliando, perché era giusto che Iervolino non volesse riconoscergliela, ho sbagliato perché non era una mia esigenza, ma ho voluto proteggere un mio calciatore. Errore dialettico il mio, anche di una certa arroganza, che spesso mi ha tarpato le ali, per arroganza ho distrutto una cosa bellissima, che sarebbe iniziata il giorno dopo, avrei cominciato a lavorare alla nuova Salernitana, mi sarei goduto il mare, nel frattempo comprando giocatori, per me costruire le squadre è esaltante, quello è il momento della mia vita, che mi esalta dal punto di vista psicologico e fisico, me lo sono negato per un grande errore commesso. Lui ha esercitato il suo ruolo da presidente, e la luce di Salerno l’ho persa, se l’è goduta qualcun altro. Di questo dovrei scusarmi anche con tutti i tifosi, perché ci sono rimasti male e non hanno capito. A Salerno ho vissuto mesi brevi, intensi, indelebili. La questione della mail? Non è stata una cosa elegante, sul discorso della Champions League si è dimenticato che io ho preso parte a cinque di fila, non ero in un territorio sconosciuto per me, le mail poi io le dettavo, c’erano gli impiegati che le mandavano per me.

Su Nicola: c’è stima e amicizia ricambiata, nella mia testa c’era solo lui. Sentendo le parole dette alla squadra al primo allenamento ho mandato un messaggio al presidente per assicurargli che ci saremmo salvati. Dia e Coulibaly possono piacere tanto in Premier League, possono fare il grande salto, il primo è un pungiglione capace di colpire sempre in modo velenoso, il secondo un guerriero. 

Sulla questione plusvalenze: mi sento defraudato, mentre la Juventus compiva questi misfatti io perdevo i campionati a 87 punti a Roma, io Walter Sabatini mi sento di dover riscuotere qualcosa ma non succederà, mi metto l’anima in pace mi va bene la salvezza della Salernitana nella scorsa stagione, ma sono stato derubato. La Roma di oggi? Bene che se ci sono ambizioni vengano messe da parte, squadra noiosa, che gioca un calcio sparagnino. Non mi piace la Roma, dopo Mourinho che è un maestro in questo troverà il modo di vincere le partite, vorrei ricordare come ha vinto con la Salernitana, con invasioni di campo dalla panchina per condizionare l’arbitro riuscendoci, come in occasione del fallo chiamato a Ederson, quando è stata chiamata la punizione del gol del 2-1. Ho odiato perdere quel punto, in quella fase della stagione mi sembrava oro vero, sarebbe stato un punto salvezza. 

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