Salernitana, Milan: “Iervolino, non è finito il sinallagma d’amore! Non è detto che venda”

Le parole dell'ad

«E’ la stagione della ripartenza in modo sano. Il proprietario lo ha detto: puntiamo a ritornare in A in 3 anni. La società è auto-sostenibile fino all’inizio del 2025. Siamo riusciti a evitare il baratro. Ma occorreva un piano industriale importante che ci ha consentito di raddrizzare i conti per 11 milioni». Maurizio Milan apre il mondo Salernitana. In una lunga intervista al Corriere dello Sport, l’ad fa i conti ma soprattutto parla del momento di Danilo Iervolino: «Interpreta questa come una parentesi della sua vita, ma non è detto che venda. Un presidente totalmente deluso non immette soldi suoi. E non ha mai fatto la valutazione del marchio.

Ripensamento? Non lo so, la trattativa con la Brera Holding ha stappato la bottiglia. Iervolino vuole lasciare il club a chi ha un’idea di sviluppo. Ci sono interlocuzioni che vanno avanti da un po’. Sinallagma d’amore? Secondo me si è trasformato. Se fosse finito, nel day by day il dottor Iervolino avrebbe chiuso i rapporti anche a livello comunicativo. Il calcio vive di passione e l’ondata di protesta ha ribilanciato quello che c’era stato nei due anni precedenti».

Poi si passa ai conti. «Il presidente ha investito, oltre ai 10 per l’acquisto, 87,5 milioni di aumenti di capitale. In società come la Salernitana, in A, il 60/70% del budget lo fanno i diritti tv. Il paracadute? Quando si retrocede serve, ma se non ci fosse anche una proprietà solida un club salterebbe. Vogliamo una squadra che non lotti per salvarsi».

QUI LE SUE PAROLE SU JOAO PEDRO E SUL MERCATO GRANATA

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