Salernitana-Spezia, Martusciello: “Iervolino vuole andare in A! Amatucci è un esempio straordinario”

Le parole del tecnico

Giovanni Martusciello ha presentato Salernitana-Spezia in conferenza stampa: “Lutto Amatucci? E’ qualcosa che ha colpito tutto l’ambiente. Il ragazzo ha avuto grande dignità in questo momento difficile: mi ha dato davvero tanto. Insieme alla squadra ci stringiamo intorno a lui e alla sua famiglia. E’ un grande dispiacere, non vedo l’ora di riabbracciarlo forte.

Potenziale? Che i miei calciatori facciano dichiarazioni di tale portata fa piacere perché serve essere ambiziosi. Ora bisogna però strutturare le reazioni. Vincere a Palermo ci porta a vedere orizzonti meno nuvolosi ma dentro c’è da mettere una serie B difficile, con partite che sono sempre difficoltose. C’è un ciclo di partite importanti, con quella di domani che è determinante. Dobbiamo ragionare di settimana in settimana. La sosta ci ha portato tanto e abbiamo lavorato molto bene, sono contento al netto di quanto successo ieri.

Formazione? Ragioniamo su chi potrà essere utilizzato come vertice basso. Tongya e Dalmonte hanno poco minutaggio. Vedremo dall’ultimo allenamento. Sono fiducioso su quello che potremo fare, contro una squadra importante, contro una pretendente per la vittoria del campionato ma che l’anno scorso ha sofferto per salvarsi. Lo Spezia è già passato da queste situazioni e io lo prendo come esempio per diventare squadra: so che serve spirito, carica nervosa senza superficialità nei giudizi. Non è perché siamo retrocessi in B che siamo diretti concorrenti per la serie A. Ora serve responsabilità.

Iervolino? Ha lanciato messaggi importanti come la solidità di una società che non è poco. Vivere in un contesto dove l’incertezza può toglierti qualcosa, questo può fare la differenza. Io che ho giocato a calcio so che queste cose contano. Il proprietario è persona ambiziosa, vuole andare in serie A, ha toccato le corde giuste. Il suo impatto, anche per l’ambiente, è stato importante per stare tutti sulla stessa barca.

Hrustic? E’ arrivato ieri dopo il giro del Mondo: ci ho parlato, ha fatto ripristino fisico, mi ha detto che non sta soffrendo jet-lag ma ci credo poco. Si differenzia da Maggiore per qualità tecniche ma ad Udine non fece benissimo. Dà garanzie in determinate posizioni ma valuterò il suo impiego.

Centravanti? Non vedo problemi del gol. Che l’attaccante faccia o non faccia gol non conta, per me serve partecipazione, sono contento dell’impegno di tutti.

Campo pesante? Siamo strutturati per il gioco a terra ma siamo attrezzati per provare anche ad alzare il pallone. Sarà importante capire come affrontare le difficoltà.

Sosta? E’ servita tanto. Ho rivisto Torregrossa cresciuto fisicamente, calciatore che ci farà divertire quando sarà al top. Sta salendo di condizione ma deve ancora lavorare. Soriano invece ha una struttura differente ed è già in buone condizioni”.  

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