Cremonese, Corini: “Rispetto per la Salernitana ma vogliamo continuità, su Bonazzoli contiamo tantissimo…”

Le parole del tecnico grigiorosso

Il tecnico grigiorosso Eugenio Corini è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Cremonese-Salernitana, gara valida per la 10ª giornata di Serie BKT in programma sabato 26 ottobre alle 15. Ecco le sue dichiarazioni.

Le scelte di domani saranno influenzate più dall’avversario o dalla prestazione contro la Juve Stabia?
“Parte tutto da chi vogliamo essere noi e da che identità vogliamo costruire. Ad eccezione di Majer, i ragazzi li avevo solo affrontati e li conoscevo da fuori, ma già nell’allenarli ho scoperto tante sfumature in queste settimane di lavoro. Questo mi permette di valutare tante cose, ma parte tutto da chi vogliamo essere noi con grande rispetto per l’avversario di turno. Partite e allenamenti sono sempre preziosi per valutare il momento di forma e le caratteristiche dei ragazzi. L’idea di partenza sarà una, poi potremmo anche cambiare a gara in corso”.

Domani c’è la prima di tre sfide in una settimana. Come intende gestire le forze? Farà turnover?
“Non mi piace usare il termine turnover. Ci sarà una rotazione, chi sceglierò sarà il più adeguato per partire e valuterò eventuali cambi da fare. Poi penserò alle energie di chi non ha giocato e a costruire la seconda partita, poi la terza. Facciamo una cosa alla volta, il nostro focus va alla partita con la Salernitana, da lì poi costruiremo la gara col Modena per valutare le condizioni mentali e fisiche del gruppo”.

Lei ha sempre parlato dell’importanza dei cambi. Anche a Castellammare le sue scelte hanno pagato…
“Le statistiche dicono che io da allenatore ho usato quasi sempre usato tutti i cambi, ci credo perché io ho sempre basato gli allenamenti su questo e ai giocatori serve far capire che poi è ciò che succede effettivamente in campo. Questo è stato importante, la sostituzione non sarà mai una punizione ma un riciclo a livello di energie o dal punto di vista tattico, ma è un segnale importante perché credo tanto nella profondità della rosa e nel valore dei miei giocatori. Spetta a loro fare bene e capire che ad un certo punto i cambi possono diventare determinanti: i titolari hanno fatto stancare la Juve Stabia e chi è entrato ha saputo dare il colpo del K.O. Questo è il messaggio che voglio far passare”.

La Cremo non vince due partite consecutive da marzo, ma per puntare ai primissimi posti è un obiettivo da raggiungere…
“Il dato è oggettivo, noi abbiamo una grande occasione per infilare la seconda vittoria, il valore vero delle vittorie in trasferta arriva quando si vince la partita successiva e si può creare una scia sulla quale costruire un momento positivo. Sappiamo quanto conti questa partita, sia per la classifica che per dare continuità di prestazioni. La squadra forte ha una consapevolezza tale da sapere che può far fatica, che può contare sul compagno e sul pubblico. Tutto questo crea l’alchimia corretta, e sono certo che se la gente vedrà questo tipo di volontà ti sosterrà fino alla fine. La nostra volontà è quella di vincerle tutte, sapendo che bisogna prendere una partita alla volta e rispettando sempre l’avversario di turno”.

Con la Juve Stabia sono state decisive le palle inattive…
“Sicuramente sono un aspetto su cui lavoriamo e aver segnato dopo la prima punizione è più merito dei ragazzi, Antov ha fatto un gol pazzesco su buona spizzata di Bianchetti. Sul secondo c’è la qualità di chi va a calciare e la cattiveria di Vazquez nel fare gol. Quella rabbia, quel fuoco fanno la differenza e credo che abbiano spostato l’inerzia della partita, è ciò che rende lo schema vincente”.

Bonazzoli sta faticando nel trovare spazio…
“Su di lui contiamo tantissimo, ha avuto qualche problema al piede che l’ha condizionato a livello atletico. Sta recuperando e sta meglio, non è ancora guarito definitivamente ma sono sicuro che farà vedere le sue qualtià”.

Quali sono gli indisponibili?
“L’unico assente sarà Ceccherini, che contiamo di recuperare vicino alla sosta per le nazionali. Gli altri sono tutti recuperati, compresi Castagnetti e Johnsen. Sono molto contento perché avrò modo di fare valutazioni generali dal punto di vista strategico in vista delle partite che verranno”.

Le indicazioni di Castellammare potrebbero influenzare le sue scelte domani?
“Non mi faccio condizionare, sono molto felice di come sono entrati i ragazzi e del lavoro svolto da chi ha giocato nel primo tempo in un momento particolare di lettura della partita. Anzi io penso che siano tutti titolari: il calcio è strano e a volte chi non gioca per quattro partite si ritrova improvvisamente in campo, il mio dovere è prepararli al meglio, a loro spetta farsi trovare pronti”.

Come superare la pressione delle aspettative, soprattutto nelle gare in casa?
“Senza farsi prendere dall’ansia, con la consapevolezza di ciò che vogliamo fare e di ciò che abbiamo preparato. Potrà succedere che non vada tutto secondo i piani, ma bisogna compattarsi, stare uniti. E questo permette di creare una connessione con il pubblico. Quando i tifosi lo riconoscono leggono il momento e ti stanno vicino, noi dobbiamo creare questa forza. La consapevolezza deve diventare un valore, sentire di avere qualità deve essere una responsabilità ulteriore nel prepararti al meglio. Questo permette di alzare la cattiveria agonistica e quindi di mostrare ancora di più la propria qualità. Bisogna saper affrontare la pressione allenandosi, studiando le situazioni. E dai ragazzi ho avuto risposte importanti in quest’ottica, quindi sono curioso di vedere che tipo di prestazione faremo domani”.

LA CONFERENZA COMPLETA

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