Bari-Salernitana, Breda: “Nessun campo è inespugnabile! Abbiamo la consapevolezza di provare un blitz esterno”

Le parole verso la sfida del San Nicola

Roberto Breda ha presentato Bari-Salernitana: “Il playout amaro con la Ternana ci è rimasto sul groppone soprattutto per come è andata, soprattutto per la sfida d’andata con un rigore fallito e due legni colpiti. Precedente? L’ultima volta che ha vinto la Salernitana c’ero ancora io. I calciatori mi hanno risposto che allora so bene come si fa. Con il Latina ci vinsi da allenatore davanti a cinquantamila persone. Ai ragazzi dico sempre che non esiste un campo imbattibile. Anche a Pisa, dissi che qualcuno prima o poi ci avrebbe vinto. Non ci siamo riusciti noi, la partita successiva ha fatto l’impresa il Cittadella. Però questo gruppo è sempre stato vivo, cercando di trovare soluzioni. Il tempo è sempre meno e la posizione di classifica non ci permette di poter avere chance da sprecare.

La vittoria con il Modena ci ha dato energia ma non rilassatezza. Per noi anche questa è una finale e non possiamo permetterci di avere tensione in meno.

Tongya? Ha caratteristiche importanti, può fare più ruoli. Sono convinto che ci darà una mano. Per le doti che ha deve alzare il livello: lui lo sa, mi ascolta, si mette a disposizione ma deve subentrare con maggiore piglio soprattutto dal punto di vista tecnico.

Trasferta? Come ho già detto in passato, ora serve pensare di vincere e renderlo un obiettivo. Bari è un’opportunità che dobbiamo giocarci al massimo. A Cesena non ci siamo andati lontano. Ogni partita riparti da zero e devi rimodularla in base alle tue caratteristiche e ai tuoi avversari. La squadra ha acquisito consapevolezza ma ora serve alzare il livello senza sprecare opportunità. Quella di domani la considero tale.

Attacco? Nelle ultime partite le opportunità sono aumentate. Dalla Carrarese in poi abbiamo avuto tante occasioni dove poter far gol. Bisogna continuare a migliorare le nostre capacità ma ora dobbiamo sbloccarci, accelerando i percorsi migliorativi da qui alla fine. Penso al rendimento in trasferta, a segnare di più, a creare maggiori pericoli. A Bari mi aspetto principi di gioco diversa.

Prestazione? Bari è una squadra che parte forte, ha intensità, duelli a tutto campo e ha dimostrato di fare bene nel primo tempo. Servirà aumentare le attenzioni e la velocità di pensiero e di palla ma servirà anche colpire. Loro hanno tante alternative ma noi dovremo essere bravi ad avere più letture, in momenti aggredirli e in altri aspettare. Partita dopo partita stiamo lavorando nell’essere più sicuri e consapevoli.

Girelli? Ci può dare una mano, vediamo se dall’inizio. Bari? Ho allenato diversi ragazzi ora al Bari. Poi c’è la partita ma sono tutti ottimi calciatori e meritano di stare in questa categoria nonostante la retrocessione dello scorso anno.

Raimondo? Dipende dall’approccio che avremo dall’inizio. Lui può darci profondità e spunti in velocità a differenza di Cerri. Attaccante di scorta? Faccio delle riflessioni e li faccio ruotare.

Sconfitte incassate? Ho sempre cercato in quello che mi capita nella vita di far salire l’aspetto dove posso determinare. Nel momento in cui perdi le tue sensazioni e i nervi sono scoperti e se lo inquini con gli alibi non sei lucido. Serve essere sempre work in progress, trovare soluzioni”.

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