Dovrà provare a spezzare il tabù Arechi per gettare acqua su una panchina rovente Alessio Dionisi. Il tecnico del Palermo, alla ripresa del torneo dopo la sosta per le Nazionali e più di un casting per la sua successione, spera di spezzare la maledizione Salernitana e rispondere sul campo alla rimonta subita contro la Cremonese che ha rimesso nuovamente in discussione la sua posizione. Con l’obiettivo (minimo) dei playoff ancora alla portata, e la mancanza di alternative convincenti sulle quali scommettere a meno di dieci giornate dalle fine, Dionisi dovrà però cercare la sua prima vittoria sul manto erboso dell’impianto di via Allende dopo tre sconfitte e un pareggio collezionati fino ad ora nella sua carriera. Lo riporta il Quotidiano La Città di Salerno oggi in edicola.
La prima volta all’Arechi del trainer toscano risalate al marzo di cinque anni fa, quando l’allora tecnico del Venezia in una partita tristemente passata alla satira come l’ultima partita aperta al pubblico prima dell’esplosione della pandemia di Covid-19 (la trasferta fu vietata ai supporterrs laguna), dovette incassare la sua prima sconfitta, firmata dalle reti di Kiyine su rigore e Karo, su assist di un Cerci mai più visto così ispirato in granata. Nel mezzo il penalty parato da Micai a Longo, e un successo che sembrava poter lanciare gli uomini dell’ex ct azzurro Gian Piero Ventura verso i playoff.
Il ko del maggio 2021, invece, sarà meno bruciante per Dionisi, che passato all’Empoli arrivò all’Arechi alla penultima giornata del torneo cadetto già matematicamente certo della promozione in serie A, ma la sconfitta dei toscani già in clima di festa si trasformerà in una vittoria preziosa per la Salernitana di Fabrizio Castori. Un successo per 2-0 (Bogdan e André Anderson), avvicinarono sensibilmente anche la Bersagliera alla massima serie, impresa certificata poi appena tre giorni dopo in quel di Pescara.
Due i precedenti invece dopo l’arrivo al Sassuolo, il primo un pari contro la formazione allenata da Davide Nicola, che pure ottenne un punto in rimonta poi risultato decisivo, un anno dopo invece finì in trionfo. La Salernitana di Paulo Sousa travolse con un perentorio 3-0 i neroverdi, toccando forse uno dei punti più alti della gestione del lusitano, grazie alle reti di Pirola, Dia e Coulibaly.