In un Arechi ruggente, da quasi 17mila spettatori, c’è spazio per una delle rivalità più sentite al Sud, quella tra Salernitana e Cosenza. Ma nel giorno dello scontro diretto tra sfottò e goliardia, c’è anche occasione per mostrare rispetto e mentalità.
Dopo il toccante minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco (omaggiato anche sui ledwall e sui maxischermi con foto e messaggi in suo ricordo), momento toccante anche dalla Curva Nord, dove erano assiepati i 143 supporters giunti dalla Calabria.
Due striscioni, srotolati tra gli applausi generali, per ricordare due simboli iconici del tifo granata (e non). Prima il Siberiano, Carmine Rinaldi, di cui qualche giorno fa è ricorso il quindicesimo anno della scomparsa, e poi Celeste Bucciarelli, volata in cielo meno di un mese fa. Rispetto e mentalità, che va al di là di ogni colore e rivalità.