Pasquale Marino ha presentato in conferenza stampa Spezia-Salernitana, gara in programma domani 1° maggio.
“Dobbiamo mantenere la nostra identità, poi se gli avversari saranno più bravi quello è un altro discorso, ma l’atteggiamento deve essere lo stesso. Dobbiamo proporre il nostro gioco e non pensare solo alla fase difensiva, altrimenti contro le squadre forti rischi di schiacciarti e non vogliamo dare tante opportunità agli avversari, limitando le loro occasioni negli ultimi metri di campo”.
“Qualche cambiamento ci può anche stare, dobbiamo cercare di mettere in campo formazioni competitive sempre, dopo Spezia ci saranno solo tre giorni per preparare l’altra partita. Non avremo tanto tempo per capire chi sarà pronto e se sta bene, non facciamo allenamenti ad alta intensità, subentreranno altri fattori”.
“Diffide? Attenzioniamo tutto, ma se faccio riposare un difensore importante, può accadere che gli dò un turno di riposo e poi magari la prossima si fa ammonire, rischia di saltarne due su quattro. Magari siamo fortunati e ne fa tre. Rischio di dargli una giornata di squalifica ulteriore io ai miei calciatori. Zuccon? Si è allenato solo oggi, ma sarà convocato.
Palle inattive? I dettagli contano e i numeri non mentono, sono forti perché hanno un giocatore come Esposito che mette palle importanti, e hanno calciatori con fisicità. Sono opportunisti, dobbiamo alzare l’attenzione. Tongya e Hrustic stanno bene, ci può stare che possano partire dal 1′, così come che proveremo qualcosa di diverso, la notte porta consiglio, ma la formazione la darò io alla fine ai calciatori, non voglio che la leggano sui giornali.
“La Spezia? Ero stato riconfermato, ho deciso di andare via per motivi familiari, sono stato fermo per sei mesi. Abbiamo fatto un campionato buono per quello che erano le aspettative, siamo arrivati ai playoff e siamo usciti male perché sono partite così, il migliore in campo fu il portiere avversario. Buon lavoro fatto, calciatori valorizzati presi dalla C, penso ad Augello, Gyasi, Okereke. Mi hanno sempre gratificato tifosi e stampa”.
Sull’attacco: Cerri ha avuto opportunità in queste partite, non è stato fortunato, tra imprecisione e parate dei portieri avversari, ma l’umore è buono. Meglio non far gol e vincere le partite che far gol e perdere, poi lotta, aiuta la squadra. Queste vittorie hanno consentito a tutto il gruppo di lavorare con entusiasmo.