Rabbia e delusione. E anche lacrime di dolore. Lettera da Marassi: la Salernitana ha un piede e mezzo in serie C. Il Ferraris fa festa, si riprende il destino che ora è nelle mani di una Sampdoria più coraggiosa di una Salernitana invece impaurita, impietrita dinanzi alla tensione di una partita da dentro o fuori. I granata escono sconfitti dal campo. A testa alta invece solo i 1800 cuori granata, arrivati da Salerno, da ogni angolo d’Italia e anche dalla Francia per stringersi alla Bersagliera.

Lo sventolio orgoglioso delle sciarpe ad inizio partita mentre il Ferraris ruggisce. La speranza con il passare dei minuti di resistere all’assalto iniziale della Sampdoria per poi provare ad inserirsi tra le pieghe della partita e colpire. Nulla di tutto questo. La Salernitana crolla miseramente al tappeto. Esce con le ossa rotte. A fine partita non c’è il saluto di tutta la squadra al settore ospiti. Al Tombolato saranno di nuovo al fianco della Bersagliera, dove vincere però potrebbe non bastare più.