Non è finita finché non è finita. Questo il motto che guida l’animo degli oltre 1200 tifosi della Salernitana previsti al Tombolato. Ché nella gara di Cittadella che ha tanto il sapore di spareggio anticipato per non retrocedere direttamente in serie C, i supporters dell’ippocampo proveranno a chiedere alla propria squadra del cuore, prendendo in prestito una celebre canzone di Vasco Rossi, un’unica cosa. “Ci fosse anche solo una probabilità, giocala!”. Di certo la sfida inizialmente programmata a Pasquetta che ha solo rinviato (e bissato) l’esodo a tinte granata dopo la scomparsa di Papa Francesco, farà calare il sipario sulla regular season, per dare un senso ai già chiacchieratissimi risultati attesi dagli altri campi, sarà necessario vincere.
Solo in caso di successo partirà il solito tam-tam sui gruppi whatsapp, sulle applicazioni dedicate ai live dei risultati sportivi, qualche nostalgico si affiderà anche alle radio, sperando in buone notizie che possano quantomeno allungare la stagione della formazione di Pasquale Marino. Nessun passo indietro dopo il bruciante ko di Marassi con la Sampdoria, dove pure si erano recati più di mille sostenitori al seguito della Bersagliera, anzi il dovere morale apparso ancora più forte, quello di esserci soprattutto nei momenti maggiormente complicati, che nelle serate di gala e negli stadi delle big del calcio italiano son bravi tutti.
A loro la squadra allenata da Pasquale Marino proverà a regalare un successo vitale, e interrompere un tabù che dallo scorso ottobre, blitz a Palermo, si è ripetuto stancamente trasferta dopo trasferta, senza che nessun allenatore sedutosi sulla panchina granata dopo Giovanni Martusciello sia riuscito a interrompere un sortilegio che non ha avuto però la forza di fiaccare l’attaccamento e la passione del popolo dell’ippocampo. Pronto a chiudere la stagione regolare con l’ennesimo esodo, quello di un popolo disperato, ferito, ma pronto a urlare a squarciagola alla Salernitana. “Ci fosse anche solo una probabilità, giocala!”.