Chissà se l’esultanza di Ferrari per il gol che decide il test in famiglia sotto gli occhi di Danilo Iervolino sarebbe stata la stessa con la cornice dei playout. Un dubbio che la Salernitana si porterà dietro solo per qualche ora, magari augurandosi che possa essere un’azione premonitrice di quella che l’intero ambiente granata si augura, ovvero raggiungere la salvezza in serie B.
Serviranno però 180’ da vivere con patemi, ansie e preoccupazioni come compagni di viaggio, in un doppio confronto con la Sampdoria (se la giustizia sportiva confermerà anche presso la Corte sportiva d’appello la penalizzazione di quattro punti al Brescia) che si preannuncia intenso, bello ricco di pathos, senza alcun margine di errore.
Come riporta “La Città di Salerno”, Marino ha provato diverse novità di formazione: la coppia Cerri-Raimondo da una parte, Simy-Tongya dall’altra. Voglia di continuità contro la possibilità di dare nuove chance. La lunga pausa riabilita tutti. Tra i bomber però spunta Ferrari: il capitano, diventato attaccante negli ultimi minuti della partitina, si avventa su un cross di Njoh e realizza il gol vittoria. L’esultanza diventa virale, con la maglia tirata via e l’abbraccio con Raimondo e Caligara.
Questa mattina la squadra ritornerà in campo prima di 48 ore di riposo. Assenti i nazionali Bronn, Lochoshvili e Stojanovic. Domani toccherà a Christensen raggiungere la Danimarca. Nessuna partenza per Hrustic con l’Australia.