Salernitana, il ritorno di Inzaghi: dalla “scossa” alla querelle con Sabatini. E quella ammissione ai tifosi sul litorale…

Super Pippo domenica ritrova l'Arechi e una piazza che lo ha sempre sostenuto

Per Filippo Inzaghi la Salernitana è ferita recente, quella che forse ancora brucia. Domenica ritornerà all’Arechi da allenatore del Pisa ma ripenserà alla sua avventura. Iervolino lo chiamò nello scorso ottobre per dare una scossa, segnali da “alta tensione” da trasferire ad uno spogliatoio remissivo, quasi rassegnato ad un anno da incubo fra errori e incomprensioni. Un lavoro lungo, difficile, con l’impennata di autostima e di punti al tramonto del 2023 vanificato poi dall’alba di un 2024 da incubo. Le sconfitte in extremis con Juventus e Napoli, la scoppola in Coppa Italia con i bianconeri, il rapporto mai decollato con l’ex dg Sabatini e un mercato poco incisivo furono le cause di un matrimonio finito non senza code velenose dopo il pesante ko interno con l’Empoli. A seguire il tentativo di conciliazione dopo la parentesi Liverani culminato con la risoluzione del contratto.

Come riporta “La Città di Salerno”, eppure quel legame con la città non si è mai spento del tutto, nel nome dell’essere passionali di entrambi. Salerno e Inzaghi si sono presi sin dall’inizio, con la stima immutata, l’affetto che lega ai grandi del calcio. Tutto toccato con mano nelle tante passeggiate primaverili dell’allenatore sul litorale, con l’anticipazione anche di poter essere nuovamente lui il condottiero granata in caso di un paventato passaggio di proprietà mai avveratosi.

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