Pisa-Salernitana, le pagelle granata: Jaro disastroso, Girelli e Ghiglione in confusione

Male anche Tongya e Njoh, Cerri lotta ma non basta

Pisa-Salernitana 1-0, di seguito le pagelle granata:

Christensen 6. Esordio anomalo. Non compie interventi per oltre 80’, poi respinge male su Piccinini ma si salva. In precedenza si era notato solo per un paio di uscite. 

Ruggeri 5,5. Tante buone cose, come ad esempio la palla d’oro sulla quale Cerri arriva con un pizzico di ritardo, ma anche il contrasto aereo perso con Abildgaard sulla sponda del gol di Moreo. E’ la seconda volta consecutiva che si fa sovrastare da un avversario diretto. 

Ferrari 5. Spesso costretto alle cattive contro lo spigoloso Lind, che al pari di Moreo sembra avere almeno una marcia in più. Prima regala la rimessa laterale dalla quale nasce la rete nerazzurra, poi è anche indeciso sulla palla vagante che attraversa tutta l’area piccola. 

Lochoshvili 5,5. Costretto a spendere il giallo per fermare Moreo in campo aperto, dorme anche lui sulla spizzata di Abildgaard facendosi anticipare dalla punta dei toscani. In precedenza un paio di errori in impostazione che stanno diventando spiacevole abitudine. 

 Ghiglione 5. Chiamato a sostituire in extremis Stojanovic si fa notare per un fallo da giallo dopo pochi minuti e per un tiro a volo finito alle stelle da posizione invitante. Ben lontano da essere un fattore positivo per la sua squadra. 

Girelli 5. Nè carne né pesce, anzi, tantissima confusione in ogni sua scelta. Mai una giocata pulita tecnicamente, più di un errore e un giallo a inizio ripresa che la dicono lunga sul suo esordio da titolare assolutamente negativo. 

Dal 13’ st Caligara 6. Se non altro si fa apprezzare per un paio di colpi di qualità con il suo mancino educato. Ci prova due volte da fuori. E’ già qualcosa in una giornata senza alcuno spunto da parte della mediana. 

Amatucci 5,5. Annebbiato anche lui, anche perché il centrocampo del Pisa gli lascia poco spazio per ricamare nonostante l’inferiorità numerica. Ci prova con un mancino di controbalzo ma il suo tiro finisce al lato. 

Dal 33’ st Torregrossa Sv. 

Tongya 5. Sempre indietro. Mai un tentativo di dribbling, un inserimento, uno spunto. Solo passaggi arretrati anche piuttosto svogliati, come quando spalanca il campo a Moreo rischiando di ristabilire la parità numerica. Forse condizionato dai tanti fischi ricevuti dopo il rosso a Marin, ma non è una giustificazione. 

Dal 1’ st Reine-Adelaide 5,5. Due accelerazioni che lasciano ben sperare, eppure sul più bello scompare dalla partita senza farsi notare più. E così l’inizio incoraggiante diventa ingresso illusorio. 

Njoh 5. Un paio di discese sul fondo, il problema è sempre lo stesso. Quando arriva al cross il suo mancino non regala traversoni di qualità per le punte granata, anzi finiscono in curva. 

Dal 1’ st Jaroszynski 4,5. Cambio deleterio, che lascia più d’un dubbio già nelle intenzioni. Dormita fatale sul taglio di Moreo che fa 1-0 tutto solo da due passi, in costante difficoltà contro avversari sulla carta molto meno freschi di lui. 

Verde 5,5. Dovrebbe agire da seconda punta, ma per toccare qualche pallone è costretto ad arretrare nel tentativo vano di legare il gioco, ma nonostante l’inferiorità numerica non riesce mai ad accendersi e creare qualcosa di pericoloso. 

Dal 13’ st Raimondo 5,5. Più vivo rispetto alle prime due uscite, avrebbe due chance per realizzare il pari, fallite entrambe ma entrambe viziate dal fuorigioco. Bravo però ad attaccare la profondità sulle spizzate di Cerri. 

Cerri 6. Nonostante il fastidio al ginocchio va in campo con la voglia di lottare e non si sottrae al duello con gli avversari. Arriva con un pizzico di ritardo su un ottimo cross di Ruggeri, non riesce a rendersi però mai pericoloso. 

All. Roberto Breda 4,5. Gara da dimenticare, e colpe sulla sconfitta evidenti. La Salernitana sfrutta nel peggiore dei modi i quasi 80’ di superiorità numerica, per larghi tratti sembra sia il Pisa a giocare con un uomo in più. Nemmeno un tiro in porta, gioco che latita e rotazioni discutibili e all’insegna della confusione. Servono tutt’altro spirito e idee per salvarsi. 

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