“Dinamiche dell’esonero di Roberto Breda? L’allenamento del lunedì era programmato alle 15,00, lui è stato chiamato alle 12,30, quasi 3 ore prima dell’allenamento, mi sembra in piena correttezza. Lui va lì già alle 8 o alle 9 del mattino per fare le sue cose, non gli posso impedire di andare al centro sportivo. Fa parte della sua vita personale, il suo lavoro iniziava alle 3 al campo. Ritardo nella scelta? Nelle ultime 4 abbiamo vinto in casa con il Modena e pareggiato a Bari, abbiamo latitato sul gioco con Palermo e Juve Stabia, non ne abbiamo dieci ancora davanti da giocare, la decisione andava presa in questo momento”. Così il ds della Salernitana Marco Valentini ha provato a fare chiarezza sull’esonero del trainer trevigiano (qui la sua conferenza integrale).
“Cosa è cambiato in 36 ore? C’eravamo confrontati già prima di Castellammare, ma se un ds prima di una partita così importante mette in discussione l’allenatore gli andrebbe strappato il patentino da direttore sportivo. Dovevamo difendere il gruppo squadra. Confronti sulla mancata proposta offensiva?”.
Dimissioni? I tempi di valutazione ormai si sono accorciati, quando ho iniziato almeno un paio di anni di valutazione gli si davano, ritengo che un direttore sportivo vada valutato almeno dopo una stagione, almeno dopo un mercato estivo e uno invernale, non ho avuto questa possibilità avendo potuto fare solo un mercato di riparazione. Giudizi su di me? Chiedo di farne solo al termine del campionato, poi vedremo in base a come finirà, ci confronteremo con la proprietà e valuteremo se il lavoro fatto possa esser ritenuto buono o meno. Ricordo però che questa squadra è stata presa all’ultimo posto, i processi si fanno alla fine