Sampdoria-Salernitana 1-0, di seguito le pagelle granata:
Christensen 6. Uno dei pochi a salvarsi, perché dopo aver tremato sulla conclusione velenosa di Sibilli gli nega la gioia del gol con un intervento felino. Fa buona guardia anche in altre occasioni, compresa un’uscita altissima. La smanacciata sul gol di Meulensteen non è perfetta.
Ruggeri 4,5. Pasticcione. Va a vuoto sulla finta di Sibilli in avvio, non si contano gli svarioni e le insicurezze, così come in occasione del raddoppio blucerchiato. Liscia l’intervento con la testa, permettendo all’avversario diretto di insaccare da due passi.
Ferrari 5. Soffre anche lui la velocità di Sibilli, molto meglio quando può accoppiarsi con Coda. Non mancano gli errori anche da parte sua. Ha più di una responsabilità su entrambe le reti, le letture sulle palle inattive non sono particolarmente efficaci.
Lochoshvili 5. Per lunghi tratti è l’unico della difesa che sembra poter reggere. Poi il pasticcio che provoca la punizione dal quale nasce il raddoppio dei padroni di casa. Invece di liberarsi del pallone tenta un dribbling azzardato in una zona di campo a dir poco delicata.
Ghiglione 4,5. Almeno un paio di giocate francamente indecifrabili. Non attacca il fondo come potrebbe, e quando lo fa è piuttosto timidino. Saltato di netto in occasione del giallo, nel finale un cross alle stelle.
Amatucci 5. Non il solito leader. Svuotato, scarico, spento. Perde un paio di palloni sanguinoso che da lui non ti aspetteresti mai, viene spesso preso a uomo e limitato dai mediani liguri, ma sembra avere almeno una marcia in meno.
Hrustic 5,5. I ritmi sono quelli che sono, ma almeno prova a metterci un po’ di qualità. Da apprezzare un paio di sventagliate a pescare gli esterni, così come una palla al bacio per Simy e una per Cerri, che per poco non trova il 2-1 della speranza. Da punizione stavolta non punge.
Corazza 4,5. Inizio di pura sofferenza, è forse quello maggiormente in difficoltà tra i granata. Fatica a contenere le sgroppate di Depaoli, e non appoggia quasi mai la fase offensiva. Prova a scuotersi nella ripresa, ma senza fare granché meglio (dal 24′ st Stojanovic 4. Porta freschezza, si fa apprezzare per un perentorio strappo palla al piede, prima che gli si tappi la vena. Rosso stupido, parità numerica ristabilita e assenza certa al ritorno).
Caligara 5. Un continuo ping pong tra la ricerca del supporto al centrocampo e quella del raccordo con l’attacco. Impegnato nel provare ad assolvere entrambi i compiti finisce col non fare né l’uno né l’altro. Un paio di spunti che si fermano sul nascere e poco altro (dal 35′ st Soriano 5. Prova a mettere un po’ d’ordine senza particolari risultati).
Tongya 5. L’inizio è di voglia e di abnegazione, complici anche un paio di chiusure determinate. Ma ha l’enorme demerito di cestinare un’occasione d’oro, peraltro nata proprio da un suo spunto. Quel piattone ciabattato grida ancora vendetta, e la Samp trova l’1-0 subito dopo (dal 44′ st Raimondo 5,5. Pochi minuti, ma almeno impensierisce la retroguardia blucerchiata).
Simy 4,5. Parte con un paio di sponde, poi cincischia cestinando una potenziale buona occasione per impensierire Cragno. I rifornimenti sono pochi, ma lui inizia a sbagliare anche gli appoggi più facili e la squadra fatica a risalire il campo. Fiducia non ripagata a dovere (dal 24′ st Cerri 6. Va vicino alla rete con un’incornata di potenza fisica che chiama Ghidotti alla deviazione in corner. Se non altro provoca qualche difficoltà alla difesa della Samp).
All. Pasquale Marino 4,5. Samp peggior partita della sua gestione, Samp per vendicare il brutto passo falso di Marassi, Samp per dimostrarsi più forti di un mese al limite del paradossale. E invece niente, perché la Salernitana ripete in fotocopia la stessa gara disputata alla penultima giornata di regular season. L’esperienza non ha portato correttivi, e anche i cambi sono tardivi nonostante gli appelli della vigilia. Ora servirà un miracolo.
