Il tecnico granata si tiene stretto il pari in rimonta: “Un punto importante contro una squadra difficile”

“Juric dice che il Torino abbiamo dominato? Dirà sempre così perché ognuno patteggia per sé stessi. In questi quattro giorni abbiamo analizzato la prova con il Milan, studiando le difficoltà in fase di non possesso. Abbiamo rivisto il posizionamento dei singoli e della squadra nelle classifiche per abilità difensive. Sappiamo che dobbiamo migliorare, continuando a crescere e a migliorare soprattutto per personalità. Abbiamo fatto un punto contro una squadra difficile ed essere a 18 punti ti permette di dimostrare che ci sei, che hai un indirizzo preciso come visto nel secondo tempo. La soglia comune è di arrivare prima a 40 e questo punto ci permette di avvicinarci al nostro obiettivo. Dobbiamo dimostrare coraggio, continuare a giocare con personalità perché questa è la strada da percorrere“. Così Davide Nicola in conferenza dopo l’1-1 tra Salernitana e Torino.

“Nicolussi Caviglia? Ha dimostrato di essere un profilo interessante: ha qualità mentali, ha un percorso alle spalle ma quando uno è bravo merita una chance anche se magari al debutto. Quando ci siamo messi con la mediana a due ha preso meglio spazi e distanze. Nel primo tempo avevamo solo Dia per attaccare la profondità. Contro una squadra molto fisica, un po’ per mancati attacchi e poi per le posizioni a centrocampo e pagando una condizione fisica non ottimale abbiamo sofferto il Torino, soprattutto sulle palle inattive. Nel secondo tempo abbiamo provato a giocare con i tre attaccanti, dimostrazione che con questa predisposizione mentale si può fare. Con Nicolussi Caviglia e Vilhena abbiamo retto bene, aumentando la pressione sui duelli difensivi. Mi è piaciuto molto il secondo tempo. Ochoa si è dimostrato un portiere di livello, ma serve anche e soprattutto per quello. Eravamo alla seconda partita in pochi giorni dopo due mesi. Sono contentissimo anche del recupero di Gyomber che, in venti minuti ha vinto sette duelli ed è la dimostrazione di quanto sia importante. Pirola ha dimostrato personalità in un ruolo non suo, certificando che si può contare sempre su di lui. Se siamo tutti e lavorando con la mentalità del secondo tempo possiamo continuare il nostro percorso”.

Piatek? Gli ho parlato perché quando entri con una predisposizione giusta puoi permetterti tre punte, anzi forse corrono anche meno. Per caratteristiche possono coesistere perché Bonazzoli è più rifinitori mentre Dia e Piatek sono prime punte. Applausi per la squadra che ha dimostrato nel secondo tempo personalità e determinazione? Sappiamo leggere il “mood” del pubblico quando non sono pienamenti soddisfatti, quando manca “cazzimma”.

Difesa? A volte sbagliamo le scelte e abbiamo pagato gli inserimenti delle mezzali perché attaccavamo degli spazi invece di andare sulla verticale. Serve migliorare e anche perché con l’Atalanta sarà molto dura.  In questa squadra non ci sono vere ali, a parte Candreva. Questa è una squadra nata per giocare con il 3-5-2 o con il 3-4-2-1 o con il 3-4-1-2.

Il presidente è venuto a parlare alla squadra e noi siamo sempre molti contenti. Ha dimostrato che siamo allineati. Dopo il Milan avevamo delle priorità: aggiustare alcune cose, ci siamo in parte riusciti, ma soprattutto fare punti. Sappiamo che il calendario è difficile ma non è detto che non è possibile fare punti. Dobbiamo essere contenti.