
L’ex numero 7 granata si racconta in un’intervista a La Gazzetta dello Sport
Prima la vita da calciatore, ora quella da collaboratore tecnico. Franck Ribery svela i suoi primi passi da mestierante con il sogno di diventare un allenatore. “Mi manca la partita e la possibilità di aiutare i compagni – svela a La Gazzetta dello Sport -. Però vivo ancora a contatto con il campo e con i giocatori. Paulo Sousa mi è piaciuto fin dal primo discorso. Spiega molto bene ciò che vuole, è un gran lavoratore ed è attento alla disciplina”.
Il francese ha poi parlato del suo rapporto con la città. “Ho un rapporto speciale con tutte le persone che lavorano nella Salernitana e con la città, che vive per il calcio proprio come me. C’è passione e voglia di vincere. Merito anche del presidente Iervolino, con il quale il feeling è stato immediato: ha un bel progetto, ma ha bisogno di tempo per realizzarlo”. Tanti i complimenti anche a Boulaye Dia: “È veloce, fortissimo a livello tecnico e un gran lavoratore”. Un bomber tra i bomber: “Vlahovic ha caratteristiche diverse da Haaland, ma è un top. E ha grande personalità”.
