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Salernitana, le parole di Sousa: “Diffidati? In campo i migliori interpreti, connessione forte con questo ambiente”

La conferenza del tecnico granata

Salernitana-Atalanta, le parole del trainer lusitano alla vigilia di una sfida che potrebbe sancire la salvezza per l’ippocampo.

“Partita da affrontare come tutte le altre, questo è l’importante. E’ difficile, ma dobbiamo provare a mantenere livelli di gioco alto, è un lavoro continuo. Stiamo crescendo verso questa cultura della vittoria, che alcune società hanno. Voglio vedere una squadra ambiziosa, vogliosa di essere protagonista, poi si può vincere o perdere. Ma deve essere un po’ la nostra identità, il nostro passaporto. Ogni partita e contro ogni avversario, sia in casa che in trasferta, dobbiamo avere questa mentalità. Sappiamo quali sono le nostre debolezze, ma soprattutto le cose buone che possiamo fare, dobbiamo mettere in pratica ai massimi livelli della tensione, dell’intensità, per essere orgogliosi del nostro lavoro. Tutti gli avversari sono importanti per la nostra crescita, e anche i momenti di difficoltà ci possono aiutare a vedere, a riflettere, e poter provare a migliorare”.

Sul Futuro: già l’ho detto, mi trovo benissimo qui, sono molto centrato e c’è una grande connessione con il direttore, con i ragazzi, con la piazza e con la città. Sono molto concentrato su quello che c’è da fare. 

Sull’Atalanta: una delle squadre con più stabilità in questi anni in Italia, Gasperini sta facendo un grande lavoro, la società protegge le sue idee e la sua filosofia di gioco, hanno tante gare insieme. Se gli avversari sbagliano ti mettono sotto, hanno qualità, hanno fisico, tecnica. In questo calcio Gian Piero ha portato non solo aggressività difensiva, sono un entusiasta dei suoi braccetti, l’attacco della profondità, la capacità mentale che hanno di reggere contro chiunque questa intensità. Sarà una sfida straordinaria per noi, per aiutarci a crescere, sperando in una vittoria, così cerco di lavorare così, culturalmente. Non dobbiamo sentirci inferiori, saper di poter competere con tutti, e poi mettere in pratica, quello che credo ci sia mancato con l’Empoli. 

Sull’8-2 dell’andata: lascia i segni una partita del genere, sono chiarissimi. Ma oggi abbiamo più consapevolezza dei nostri mezzi. L’Atalanta è una squadra che se non sei in partita può farti veramente male, dobbiamo essere tutti pronti, avere gamba, e reggere questo coraggio di andare a competere con questa squadra. Gyomber ha lavorato in modo alternato, ha un po’ di fastidio ma non ha lesione, stiamo lavorando per potergli dare la massima fiducia. 

Sui dubbi di formazione: Piatek è tornato al gol, tutti noi cerchiamo di aiutare questo ragazzo a trovare la via del gol, perché è quello che lui sa fare. Non è la prima volta che giocano insieme lui e Dia. Poi abbiamo preso altre decisioni, poi io credo che dobbiamo anche pensare a un elemento che possa destabilizzare gli avversari. Con l’Atalanta spero che saremo ispirati anche nelle decisioni da prendere. Calciatori diffidati? Penso alla settimana che ha anticipato il derby con il Napoli, hanno cercato di farmi ragionare, una partita che è stata direzionata verso la festa dell’avversario, con un’altra gara subito dopo. Io penso un po’ a tutto, ma se io voglio costruire una mentalità vincente, io non posso pensare a questo, devo pensare ai migliori interpreti sulla partita di domani. 

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