Le prime parole del transalpino
Benoit Costil rompe il ghiaccio. Il portiere ha parlato in conferenza stampa. “Conoscevo Salerno già da anni perché ho giocato all’Arechi con una delle selezione minori della Francia. Già allora mi era piaciuta l’Italia. Paulo Sousa mi ha parlato molto della tifoseria, del calore di questa piazza. Non vedo l’ora di giocare all’Arechi e ricevere l’abbraccio della gente. L’ambizione è di confrontarmi con un nuovo campionato prestigioso, di aiutare la squadra e stringere un gran rapporto con Ochoa: sarà fondamentale creare alchimia per dare il meglio. L’esperienza in Italia sarà per me una nuova tappa della mia carriera. Ora dovrò integrarmi, sto cercando di imparare l’italiano e mi affiderò ai miei compagni”.
Il perchè del numero 56? “Nel volo da Parigi a Roma ho valutato i numeri disponibili: non c’erano né il numero 1, così come il 23 e il 25 e allora ho scelto un numero che mi ricorda un dipartimento di Morbihan in Bretagna, regione che amo molto. E’ un onore esser stato scelto da De Sanctis che ha conosciuto anche come calciatore. Inoltre in serie A hanno giocato due dei miei idoli come Buffon e Frey. Non ho pressioni anzi immagino che il direttore sportivo potrà essere d’aiuto nelle mie scelte”.