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Verona, due freschi ex preparano il ritorno da avversari

Milan Djuric e Simone Verdi di nuovo all’Arechi dopo la storica salvezza

Due grandi protagonisti dell’impresa raggiunta lo scorso 22 maggio preparano il ritorno all’Arechi. Dopo l’addio all’ippocampo, nonostante la rispettiva ambizione di proseguire la propria avventura in granata, Simone Verdi e Milan Djuric si apprestano a sfidare il loro recente passato da avversari.

Simone Verdi ha atteso a lungo la chiamata della Salernitana dopo la breve ma fruttuosa parentesi della seconda metà della scorsa stagione, nel corso della quale l’ex Toro è risultato decisivo con 5 gol in 15 presenze (decisive ai fini della salvezza le reti contro Venezia e Udinese). Dopo mesi senza sviluppi, è stato il Verona di Cioffi a scommettere su di lui, e proprio il tecnico scaligero ha elogiato le sue qualità di palleggio e di raccordo tra i reparti a margine del ko interno con l’Udinese.

Milan Djuric è invece diventato un beniamino della tifoseria per la sua generosità e la sua dedizione alla causa, nei quattro anni passati alla Salernitana. Dopo un inizio non particolarmente semplice, il gigante bosniaco ha saputo tramutare le perplessità in applausi, a suon di spizzate, sportellate, sponde, e gol (29 in oltre 100 partite con l’ippocampo sul petto).

Protagonista nei playout per evitare la retrocessione nel 2019, anno del Centenario, Djuric ha raggiunto la doppia cifra un anno dopo con Gian Piero Ventura in panchina (prima volta in carriera), diventando poi uno dei calciatori simbolo della formazione di Fabrizio Castori, capace di regalare alla città il ritorno in A 23 anni dopo l’ultima volta. Anche nella scorsa stagione il solito contributo in termini di lotta, abnegazione, e sacrificio per i compagni di squadra, diventando il miglior giocatore di tutto il torneo per duelli aerei vinti (oltre a 5 reti in massima serie).

A differenza di Verdi, di proprietà del Torino, l’ariete di Tuzla è andato in scadenza di contratto, senza raggiungere l’accordo con la nuova proprietà per la sua permanenza a Salerno, accordandosi poi con il Verona, squadra con la quale non sta trovando un elevato rendimento.  Scelte legittime da entrambe le parti, che non cancellano però il percorso compiuto insieme fino a pochi mesi fa, capace di regalare alla città una salvezza storica. Entrambi saranno accolti con riconoscenza ed applausi, ma inevitabilmente proveranno a farsi rimpiangere dalla torcida granata, cercando di offrire il proprio contributo alla risalita del Verona dalle sabbie mobili di una classifica già deficitaria.

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