
Il lusitano, alle prese con il dubbio Dia, pensa ad un possibile cambio di modulo
Attenzione maniacale. Paulo Sousa studia la Salernitana anti-Monza. Il grande dubbio è legato alla presenza di Dia, non ancora al top per il problema al polpaccio che lo attanaglia dalla sfida con il Verona. Si continua a lavorare sul 3-5-2. Davanti a Sepe, favorito su Ochoa nonostante il ballottaggio tra i pali continui e sia lontano da una risoluzione definitiva, ci sono dubbi in tutti i reparti. In difesa, le assenze di Bronn e Fazio, favoriscono un ritorno di Gyomber dal primo minuto, con Daniliuc, Lovato e Pirola a duellare per le altre due maglie da titolare. Sulle fasce, Bradaric è sicuro di un posto sulla sinistra, mentre a destra Sambia spera in una chance in virtù anche del dirottamento al centro di Candreva. “La qualità e l’esperienza di Antonio possono esserci utili nel vivo del gioco”, la battuta di Sousa, tutt’altro che soddisfatto del rendimento di Vilhena con la Lazio. Candreva agirebbe da mezzala destra in una cerniera centrale completata da Coulibaly e da uno fra Bohinen e Nicolussi Caviglia in cabina di regia. Davanti tutto ruota intorno a Dia, con Bonazzoli, Botheim e Valencia a combattere per il ruolo di spalla di Piatek in caso di forfait del senegalese.
Si lavora però anche su un più accorto 4-3-1-2. Gyomber e Pirola comporrebbero la coppia centrale difensiva, con Sambia e Bradaric sulle fasce. In mezzo al campo spazio a Candreva, Bohinen e Lassana Coulibaly. Sulla trequarti, in caso di assenza di Dia dal primo minuto, ballottaggio fra Vilhena e Kastanos, con Piatek sicuro di una maglia da titolare in attacco, lasciando a Valencia, Botheim e Bonazzoli il maxi-ballottaggio per il ruolo di seconda punta.
