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Salernitana-Monza, Paulo Sousa: “Trasformare la paura in coraggio”. E su Dia e Mazzocchi…

Il tecnico lusitano: “Vedrete una squadra molto più compatta e convinta”

“Vincere attraverso il gioco”. Il dogma di Paulo Sousa è chiaro. Alla vigilia di Salernitana-Monza, il tecnico lusitano carica l’ambiente. “Ci mancheranno anche dei dettami tattici ma scendiamo in campo per vincere. Voglio trasformare la paura in coraggio. Per me il calcio non è solo prenderci risultati ma essere protagonisti con il gioco, con la costruzione di un’idea. Abbiamo lavorato molto sulla nostra identità e dare continuità ad un’idea di gioco che abbiamo deciso, aggiustando però alcune cose soprattutto in virtù dell’avversario per portarci il risultato a casa. Stiamo lavorando molto bene, con grande intensità ed umiltà in un contesto chiaro sia dal punto di vista individuale che collettivo”.

Paulo Sousa si è soffermato anche sulle condizioni di Dia e Mazzocchi, quest’ultimo pronto a partire dal primo minuto. “Tutti ci possono dare una mano e permettere di modificare il nostro assetto. Recuperi? Bisogna andare con cautela soprattutto per i problemi muscolari. Mazzocchi però è pronto per giocare dal primo minuto”. Sousa poi analizza il Monza: “Voglio spendere una parola per Palladino, giovane allenatore italiano che avrà un futuro radioso per quello che sta dimostrando. E’ il portavoce di un movimento nuovo di allenatori italiani che si stanno imponendo nonostante la giovane età. Affrontiamo una squadra diversa dalla Lazio ma in fiducia, con un’idea di gioco chiara, molto aggressiva e intensa difensivamente parlando, con tante marcature individuali e difficile da contrastare perché imposta con i tre difensori e sa tenere bene gli spazi e occupare il campo”.

Infine un messaggio ai tifosi: “Noi dobbiamo lavorare per rendere orgogliosi i nostri tifosi. La gente ha capito il bisogno di starci insieme. Squadra e città devono camminare insieme ma non sullo stesso treno bensì sulla stessa carrozza. Solo insieme si possono fare grandi cose. Io sono il primo che quando vede un atteggiamento sbagliato ad alzare la voce e ad arrabbiarmi, scegliendo per le esclusioni. Loro hanno tutto il diritto di fare lo stesso ma quando sono in campo chiedo ai tifosi di dare energia ai calciatori in campo, anche se sbagliano, perché serve sostegno. Serve positività”.

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