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La Figc s’interroga sul futuro: riforma delle “rose” mentre Gravina vuole la serie A con 16 squadre

Il grido d’aiuto disperato del ct Mancini potrebbe essere ascoltato. Il presidente della Figc: “Dobbiamo mettere in sicurezza il nostro calcio”

La Figc fa i conti con le difficoltà della Nazionale e studia le prime soluzioni. I pochi calciatori italiani convocabili potrebbe spingere presto la Federcalcio a rivoluzionare la formazione delle prossime rose dei club professionistici.  Come riporta “La Stampa”, si starebbe lavorando per modificare la formula del 4+4 (4 giocatori cresciuti nel vivaio del club per almeno 36 mesi dai 15 ai 21 anni, 4 italiani cresciuti in altre squadre), passando al 5+5 con le stesse modalità.

Al vaglio anche la rivoluzione dei format dei diversi campionati, punto cardine del programma del presidente federale Gabriele Gravina. “L’aritmetica dei format non mi ha mai appassionato, ma i calendari sempre più intasati e una migliore valorizzazione del brand impongono una riflessione approfondita, che non si può più rinviare – ha spiegato il numero uno del calcio italiano ai taccuini de “Il Mattino” -.  Sto promuovendo una riforma del calcio italiano nel suo complesso: bisogna cambiare cultura, comprese le regole condivise dello stare insieme, partendo dai rapporti tra le Leghe, inserendo finalmente la logica della filiera, e finendo con una diversa gestione economico-finanziaria dei club. Dobbiamo mettere in sicurezza il nostro calcio per renderlo più attrattivo”.

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