In oltre 4mila per assistere al pari della Bersagliera
“Ci stiamo divertendo”. Cantano forte anche dopo il triplice fischio finale il settore ospiti che ospita i supporters della Salernitana. I loro cori riecheggiano all’Olimpico, mentre il tramonto sulla Capitale si dipinge di granata. In campo finisce 2-2, al termine dell’ennesima prova gagliarda di una squadra che ha conquistato la sua gente, sa renderla orgogliosa in ogni angolo d’Italia, contro qualsiasi avversario. Il popolo della Bersagliera ricambia a modo suo, alzando i decibel, prendendosi gli applausi dei suoi eroi al triplice fischio finale e dandosi appuntamento alla festa in programma sabato all’Arechi con l’Udinese.
L’insolito lunedì nel pallone è all’insegna dell’esodo di massa verso Roma. Come riporta “La Città di Salerno”, per oltre un migliaio di tifosi, l’accesso all’Olimpico è impresa che si realizza solo a partita in corso. Appena tre i tornelli a disposizione per i supporters granata, rallentando le operazioni di pre-filtraggio e facendo aumentare alle stelle il malumore. Attimi concitati prima di prendere posto sugli spalti e godersi lo spettacolo. I decibel si alzano forte, complice anche l’insolito silenzio in cui piomba l’Olimpico. La Curva Sud, cuore pulsante del tifo giallorosso, protesta contro la decisione delle forze dell’ordine di non autorizzare l’ingresso di uno striscione commemorativo in onore di Roberto Rulli. I gruppi organizzati dunque scelgono di non accedere allo stadio, mentre quelli presenti decidono di rimuovere i drappi storici, scegliendo di non cantare. Strada spianata al dominio sugli spalti della fazione ospite che trasforma l’Olimpico nell’Arechi: c’è spazio per tutti i tormentoni, anche per il ritornello sulle note di “This girl” dopo il “solito” gol dello scatenato di Boulaye Dia. Il pari di Matic non cancella l’entusiasmo: il popolo granata gioisce al triplice fischio finale, si prende l’inchino dei suoi eroi ma anche gli applausi della tifoseria giallorossa. Scambi di complimenti e di sciarpe tra piccoli supporters. Immagine di sport d’altri tempi.