Ramiro Munoz, è probabilmente uno dei pochi ad aver lasciato lunedì sera l’Arechi con un sorriso grosso così, nonostante un ko pesante e una prestazione, una volta tanto, non entusiasmante anche di Memo. Pazienza, per il tifoso messicano ospitato dagli Ochoa Boys (fan club dedicato proprio al portiere riccioluto), la gioia di poter vedere dal vivo uno dei propri idoli è troppo più grande della delusione per una sconfitta, specie dopo l’accoglienza speciale del fan club dedicato al portiere messicano, gli Ochoa Boys, fondato da Siro Amendola e Alessandro Lamberti. La storia è riportata dal Quotidiano La Città di Salerno oggi in edicola.
I contatti tra il collezionista sudamericano di maglie e i fedelissimi a tinte granata erano iniziati nei mesi scorsi, poi la promessa di incontrarsi a Salerno in concomitanza di una partita per assistere dal vivo alla Salernitana tifando per il proprio beniamino. Ramiro ha fatto così visita alla sede del club di Pontecagnano Faiano, con un dono speciale, una maglia di Ochoa della Nazionale messicana indossata in occasione dell’ultima Golden Cup vinta poche settimane fa dalla Tricolor.
Dopo il 90′, nonostante il rammarico per la pesante sconfitta e per le tre reti subite, Ochoa ha notato il suo connazionale e gli ha donato a sua volta la maglia indossata contro il Toro. Da una maglia regalata a una avuta in regalo, prima dei saluti agli amici salernitani e di una promessa strappata sulla via del ritorno. Sarà Ramiro ad ospitare Siro e Alessandro nel “suo” Messico, magari in occasione di una partita della Nazionale con l’idolo condiviso Ochoa a difendere i pali. Per poter urlare, insieme, “No Memo No Party”.