Vecchia regola del calcio non scritta dice che dopo un esonero le gerarchie vengono azzerate. E che, di conseguenza, anche i calciatori meno visti dal precedente allenatore, possono competere per maggior spazio e minutaggio con il successore in panchina.
Anche la Salernitana non sfugge a tale regola, o meglio è quanto sperano Dylan Bronn e Junior Sambia, i due elementi dell’organico granata meno impiegati in questo primo scorcio di stagione. Sono addirittura zero i minuti per il difensore tunisino, il cui mancato utilizzo è stato avvolto anche nel mistero, tra parole sibilline di Paulo Sousa sulle sue condizioni, e qualche mancata convocazione. Rientrato in lista con costanza nelle ultime settimane, ora l’ex Metz spera di poter scalare posizioni con Filippo Inzaghi. Forte anche della sua duttilità, Bronn infatti potrebbe agire da terzino destro in caso di passaggio a quattro, ma anche da centrale, sia con la difesa a tre che con quella a quattro.
Morde il freno anche Sambia, che dopo i 90′ da titolare in Coppa Italia contro la Ternana, e appena 13′ all’esordio in campionato contro la Roma all’Olimpico, pure non ha mai visto il campo, nonostante alcune cose buone mostrate nel finale della scorsa stagione. Il laterale francese pure potrebbe essere utilizzato da terzino qualora Inzaghi opti per il passaggio al 4-3-3 o al 4-3-2-1. Anche in caso di 3-5-2, Sambia potrebbe reclamare spazio da esterno di centrocampo. A loro il compito, dopo il cambio in panchina, e le gerarchie azzerate, di provare a convincere il nuovo tecnico Filippo Inzaghi e rappresentare frecce in più per l’arco di Super Pippo. Proprio come Simy, che punta a un posto in lista e va a caccia della rivincita in granata (QUI L’APPROFONDIMENTO SULL’ATTACCANTE NIGERIANO)