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Penna in Trasferta – Antonini (ForzaSassuolo): “Con Ballardini più fiducia, la squadra ha abbandonato Dionisi…”

Il collega Tommaso Antonini ha raccontato nel dettaglio la situazione in casa neroverde nella nostra rubrica dedicata al punto di vista avversario

Ritorna la rubrica che ci permette di conoscere più da vicino il prossimo avversario della Salernitana. Questa volta è il collega Tommaso Antonini di ForszaSassuolo.it a raccontarci le ultime novità in casa neroverde.

Campionato tribolato quello del Sassuolo, era immaginabile un’annata così complicata?

“Al netto della telenovela Berardi-Juventus, del mancato sostituto di Frattesi, non era ipotizzabile la zona retrocessione, ma che la squadra avrebbe fatto molta fatica sì. Inoltre vi è stato un trattamento molto negativo per Dionisi, mai realmente seguito dalla squadra, mai la completa rosa a disposizione ed un esonero che ha segnato l’epilogo di una storia che sembrava non dovesse finire mai”.

Dopo diverse stagioni positive, cosa si è inceppato con Dionisi?

“Il tecnico toscano credo abbia avuto molti problemi a trovare il feeling giusto con la squadra, difatti non vi era gioco, almeno un singolo a partita commetteva errori macroscopici condannando la squadra e soprattutto la società non ha rinforzato a dovere la rosa, nemmeno nel mercato di gennaio. Tutti questi ingredienti hanno reso indigesta la stagione del Sassuolo e di Dionisi, che ha pagato per tutti”.

Che Sassuolo aspettarsi contro la Salernitana? Ballardini cosa ha portato dal suo avvento in panchina?

“La squadra ha innanzitutto ritrovato la fiducia nei propri mezzi, ora tutti giocano per una valida ragione, si aiutano l’uno con l’altro e si sacrificano in campo fino alla fine. Ci sono ancora tante, troppe imprecisioni dei singoli, ma quantomeno si intravede qualche buona trama di gioco, qualche schema preparato e un pressing nel complesso ben organizzato e compatto. Ballardini parla spesso di furore e cattiveria agonistica e sono d’accordo con lui, alle punte neroverdi manca il killer instinct, infatti dopo tante buone azioni costruite manca sempre il finalizzatore di qualità”.

Quanto ha pesato l’infortunio di Berardi?

“Numeri alla mano, paradosso del destino, il Sassuolo ha quasi ottenuto gli stessi risultati anche senza Berardi e questo la dice lunga anche sulla stagione del numero 10 neroverde, che rimane indubbiamente un fuoriclasse, per l’ambiente emiliano, ma che pecca ancora di maturità e se si vuole giocare ad alti livelli, c’è bisogno di compiere lo step mentale successivo”.

Ballardini è davvero l’uomo giusto per tentare il tutto per tutto in questo finale di stagione?

“Le rivali vanno a singhiozzo proprio come il Sassuolo, sicuramente il ‘mago delle salvezze’ ha dato una linfa diversa a tutta la squadra, ma c’è bisogno di fare punti e macinare reti su reti, il calendario non è dalla parte del Sassuolo, ma nel calcio nulla è impossibile”.

Quali sono le principali delusioni in casa neroverde?

“A livello di giocatori sicuramente Matheus Henrique, Ferrari, Ruan Tressoldi e Laurienté hanno nettamente deluso le aspettative, fornendo a tratti prestazioni al limite dell’indecenza. Ma quando un’annata va storta la responsabilità alberga in ogni singolo componente della società e io, personalmente, credo che anche la dirigenza abbia qualcosa da rimproverarsi. Tutti sbagliamo ed è dagli errori che si riparte e ci si rialza in maniera vigorosa, l’augurio è quello di salvare questa stagione e di presentare nuovamente un progetto valido in vista della prossima stagione”.

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