Il tecnico portoghese ha deciso su quale sistema di gioco puntare, occasione di rilancio per molti elementi

Punterà tutto sul 3-4-2-1 Paulo Sousa per bagnare il suo debutto sulla panchina della Salernitana che vale il suo ritorno in serie A a oltre 2mila giorni di distanza dall’ultima volta. Il tecnico lusitano lavora sul sistema di gioco adottato con successo nei due anni alla guida della Fiorentina, in attesa di poter sfruttare gli ultimi due allenamenti che mancano per sciogliere i dubbi sugli interpreti cui affidare una maglia da titolare.

Oltre al ballottaggio tra i pali tra Sepe e Ochoa, infatti, non mancano nodi da sciogliere. Sarà in ogni caso difesa a tre, con il possibile rilancio di Daniliuc, anche in virtù delle assenze di Troost-Ekong e Fazio, con Gyomber e Pirola favoriti per completare il terzetto arretrato. In mediana Candreva e Bradaric sulle corsie laterali, Sousa non si priverà della fisicità di Lassana Coulibaly, resta da capire chi agirà al suo fianco tra Bohinen e Nicolussi Caviglia.

In attesa di capire se Dia potrà essere almeno della panchina, la grande scommessa potrebbe essere Kastanos, mai utilizzato con costanza sino ad ora, nel ruolo di trequartista, anche se per due maglie ci sono, oltre al cipriota anche Vilhena e Bonazzoli. Scelta obbligata invece per il riferimento centrale offensivo, toccherà a Piatek provare a farsi perdonare il grave errore di Verona.