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Salernitana, Sousa tra continuità e rivoluzione di formazione: i dettagli

Il tecnico lusitano lavora sul 3-4-2-1 ma è pronto a cambiare diversi uomini

Paulo Sousa continua a lavorare sulla testa ma soprattutto sul vestito tattico Salernitana. In vista della sfida con il Monza, il tecnico lusitano è pronto a ripartire dal 3-4-2-1 molto camaleontico, pronto a diventare un 4-2-3-1 in base ai vari momenti della partita. Da sciogliere un dubbio per ogni reparto, a partire dal portiere, con Sepe che è in vantaggio su Ochoa, con il messicano però che spera di rovesciare la gerarchia provvisoria. In difesa, le assenze di Bronn, Fazio e Troost-Ekong limitano il margine di scelta. Daniliuc e Pirola viaggiano verso la riconferma, con Gyomber a sostituire lo squalificato Bronn e agire da braccetto destro.

Dalla cintola in su, l’ago della bilancia sarà Candreva. Oltre al riconfermato Bradaric sulla sinistra, il laterale romano potrebbe agire ancora da esterno destro come già visto con la Lazio, con Vilhena, Bonazzoli e Kastanos a battagliare per il ruolo di trequartista. Oppure, Sousa potrebbe decidere di avanzare il raggio d’azione del numero 87 come sottopunta a ridosso di Piatek. Scelta che spalancherebbe le porte della titolarità a Sambia.

Oltre al nodo Candreva, a centrocampo scoccherà l’ora di Bohinen: il regista scandinavo ha superato Crnigoj nel maxi-casting per il ruolo di compagno di reparto di Lassana Coulibaly. Sulla trequarti, scala posizioni Valencia, spalla del riconfermato Piatek. Il cileno sogna la prima chance da titolare ma deve guardarsi le spalle da Boulaye Dia.

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