Lo storico capitano resta una figura centrale nella memoria storica della Salernitana
I trionfi da calciatore. Un trascorso da bandiera. “Ci sono vite che capitano e vite da capitano” recita un murales nel cuore di Salerno. La mente riporta ad Agostino di Bartolomei, indimenticato capitano della Salernitana, scomparso tragicamente il 30 maggio 1994. Lo storico centrocampista impugnò una Smith & Wesson 38 Special e si sparò un colpo al petto, senza lasciarsi scampo, chiudendo una vita di successi nel mondo del calcio.
Il suo ricordo però resta vivo. Soprattutto nei tifosi della Roma, di cui è stato una bandiera. Poi il Milan e successivamente la sua avventura alla Salernitana. Con il club granata centrò nel 1990 la storica promozione in serie B dopo la permanenza di 24 anni in serie C. Rimase nella provincia salernitana ma si spostò a Santa Maria di Castellabate: sognava di aprire una scuola calcio, di inculcare la sua passione per il calcio alle nuove generazioni. Poi il 30 maggio 1994, il colpo di pistola che lo strappò via. Lo scorso aprile la Roma Primavera, fresca di vittoria della Coppa Italia Primavera, ha omaggiato Di Bartolomei portando il trofeo ai piedi della sua tomba. Il suo ricordo vivrà in eterno: “Guidaci ancora Ago!”