L’ex estremo difensore granata si sofferma su Memo e sull’alternanza tra portieri
All’Arechi, per la settima edizione di “Dai un calcio per l’autismo“, era presente Domenico Botticella, ex portiere granata che si è soffermato proprio sulla questione degli estremi difensori. “Ochoa ha dimostrato di poterci stare benissimo in A, disputando un grande campionato, con tanti interventi miracolosi, si è meritato la riconferma qui a Salerno. Dualismo con Sepe? In A addirittura tre ce ne vogliono di portieri preparati, poi è normale che ci siano gerarchie, è capitato anche a me di partire come secondo e ritrovarmi primo, sono momenti. Ma quando Ochoa ha iniziato a fare quel percorso non si può più toglierlo, e credo che abbia l’abbia capito anche Sepe. Adesso toccherà ricominciare, il loro mestiere è quello di confermarsi sempre, basta poco per far cadere un castello costruito in tanto tempo. Curva piena? Adrenalina, brividi, emozioni indescrivibili, Salerno è una parte di cuore.
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