Il patron aspetta prima di compiere passi ufficiali

In standby. La querelle allenatore resta sul tavolo della Salernitana tra gli argomenti principali. Anzi, a far notizia paradossalmente è l’assenza di novità. Motivo che, ad appena cinque giorni dalla deadline della finestra in possesso di Paulo Sousa per uscire dal contratto con il pagamento della famosa penale da un milione di euro, riavvicinano il lusitano alla panchina granata. Il club, che non si è scomposto alle indiscrezioni poi confermate dell’incontro di Paulo Sousa con il Napoli dello scorso weekend, ribadisce la propria posizione da giorni, confermando il portoghese come condottiero della nave granata.

Eppure, per non farsi cogliere impreparati, sia la dirigenza che l’area sportiva avevano dato vita ad un serie di sondaggi e contatti informali per scremare la rosa dei papabili in caso di ribaltone. Idea sempre a portata di mano, soprattutto se il termometro dovesse subire una nuova e determinante puntata al ribasso. Le tentazioni Benitez, Gattuso e Pirlo accarezzate nei giorni scorsi sono lì, pronte all’uso in caso di improvviso cambio di direzione. A questi si aggiungono i nomi di Farioli, Montella, Di Francesco e i tanti petali che si sono o sono stati proposti tramite intermediari.

Come riporta “La Città di Salerno”, semaforo giallo, con la Salernitana però che non muoverà alcun passo ufficiale se da Paulo Sousa non dovesse arrivare la parola “fine” sul matrimonio granata. Nel nome della Pec inviata venerdì scorso, dell’accordo biennale pronto a partire dal prossimo luglio, la dirigenza aspetta di conoscere quali sono le intenzioni di Sousa. I telefoni non squillano da mercoledì scorso, dall’ultima call per condividere obiettivi e strategie prima del clamoroso affondo del Napoli. I partenopei hanno corteggiato il lusitano ma, dopo essersi scontrati sulla volontà ferrea della Salernitana di liberare il coach portoghese solo con il versamento della penale da un milione di euro, stanno sondando altre piste. Un timido approccio c’era stato anche con la Roma, possibile soluzione tampone in caso di clamoroso addio di Mourinho destinazione Emirati Arabi scacciato però direttamente dallo Special One.