Difficile ipotizzare il ritorno per molti di loro

Lo scorso 30 giugno sono scaduti i prestiti con diritto di riscatto di ben cinque calciatori della Salernitana, che almeno virtualmente sono tornati alla base e alle rispettive società. E’ un piccolo record condiviso con Lecce e Torino, le uniche altre due squadre in A ad aver “glissato” su così tanti calciatori.

Si tratta di Tonny Vilhena (preso dall’Espanyol per 300mila euro), per il quale il club granata avrebbe dovuto sborsare 3,5 milioni di euro. Cifra ritenuta troppo alta, nonostante l’apprezzamento di De Sanctis, che proverà a chiudere a tariffe inferiori trattando da zero, forte anche della retrocessione degli spagnoli in serie B (anche se il nuovo ds degli iberici ha fatto intendere di volerlo trattenere, si vedrà).

Krzysztof Piatek, arrivato in prestito dall’Herta Berlino, resterà in Italia molto probabilmente, ma non vestirà il granata (7-8 milioni la cifra concordata per il riscatto). L’attaccante polacco è molto vicino al ritorno al Genoa. 

Hans Nicolussi Caviglia fu valutato 8,5 milioni, con la Juve che avrebbe potuto controriscattarlo a 10. Dopo gli 80mila euro per il prestito, la società sta pensando di riportarlo all’ombra dell’Arechi, ma solo se la cifra si abbasserà sensibilmente. Il gradimento c’è, il prezzo ancora no.

Il club non verserà nemmeno, dopo i 400mila euro per il prestito, il milione e mezzo di euro per Domen Crnigoj, frenato anche da un infortunio. Anche sul mediano sloveno potrebbe essere fatta qualche valutazione, specie se arriveranno input in tal senso da Paulo Sousa, che finché ha potuto l’ha utilizzato con costanza elogiandolo pubblicamente e lanciandolo sin dall’alba della sua avventura tra i titolari.

Il prestito di William Troost-Ekong dal Watford è costato 400mila euro più un bonus salvezza, ma la Salernitana non ha esercitato il riscatto fissato a 2 milioni di euro. Il difensore nigeriano è approdato in Grecia, ufficiale infatti il suo passaggio al PAOK.