Entrambi i calciatori fuori dal gruppo per scelta tecnica condivisa dalla società
L’abbraccio di Rivisondoli e anche le prima spine. Il foglio numero uno del diario di bordo dell’esperienza della Salernitana in Abruzzo si apre con i sorrisi della truppa granata ma anche col “broncio” di Federico Bonazzoli e Luigi Sepe. Il Pistolero ascolta il discorso di Paulo Sousa nel cerchio di centrocampo prima di sfilarsi dal gruppo, costretto ad una seduta individuale nel nome del “lavoro atletico specifico concordato tra staff tecnico e società” comunicato dal club. Stessa decisione anche per Luigi Sepe, rimasto inizialmente in palestra, per poi sostenere un breve lavoro atletico.
Bonazzoli, imbronciato, non dimostra problemi fisici, disimpegnandosi tutto il pomeriggio in una lunga corsa, inizialmente a ritmi bassi per poi aumentare progressivamente i giri del proprio motore. Segnale inequivocabile di una frattura insanabile, con il mercato che rappresenta l’unica via d’uscita per scrivere la parola “fine” su un amore tormentato. Il tutto mentre Morgan De Sanctis osserva, incollato al suo smartphone per tutta la durata dell’allenamento. Allo scoccare esatto della prima ora, il rientro negli spogliatoi. Non resta che la strada obbligata del mercato per uscire dall’impasse: sul Pistolero c’è forte il Verona che pensa anche a Nzola.