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Salernitana, Fazio prenota il ritorno: “Ho lavorato tutta l’estate, ora sto bene e voglio aiutare la squadra”

L’argentino intervenuto in conferenza stampa

“Il mio obiettivo è stare in campo, dopo gli ultimi sei mesi non può essere altrimenti. Ma l’obiettivo è quello della Salernitana, di crescere e rimanere tanti anni in serie A, io voglio cercare di aiutare questa squadra. Ho lavorato tutta l’estate non mi sono mai fermato, ora sto bene”. Così Federico Fazio, difensore della Salernitana, che a Rivisondoli ha raccontato le sue sensazioni, specie sul suo stato di forma dopo i tormenti della scorsa stagione.

Sul progetto.

Vogliamo fare sempre un passo avanti, per far crescere la squadra, insieme a tifosi e città, continuare così come abbiamo fatto l’anno scorso. 

Sulla difesa a quattro. 

E’ bene lavorare in tutti i modi, il mister vorrà provare diverse soluzioni, le stagioni sono lunghe, si cambierà, si affronteranno squadre diverse, sarà importante lavorare molto in questo periodo, al di là dei moduli, per avere più capacità di fare quello che vuole il mister. 

Sull’annata personale. 

Non guardo a me, ma alla Salernitana, ho lavorato tutta l’estate per essere in forma, per stare bene e dare una mano, non guardo al giugno del 2024, penso ad adesso, e ho sempre dimostrato che quando sto bene in campo posso aiutare la squadra. Non penso al futuro. 

Sull’esperienza. 

Siamo tutti quelli dell’anno scorso, ci conosciamo bene e conosciamo il mister, io no ho avuto la possibilità di lavorare tanto con lui. E’ importante avere equilibrio in tutti gli aspetti, età, ruolo…

 Sulla mentalità di Sousa. 

Ha girato tanto il mondo, conosce tante lingue, ha allenato in Nazionale, ho imparato quando sono passato dall’Argentina alla Spagna, poi in Premier League, è importante muoversi, conoscere tanti tipi di calcio, lui ha tanta esperienza e si vede. 

Ritorno in Argentina.

Ho sempre detto che per chiudere il cerchio non sarebbe male finire la, ma ho una famiglia dietro, bambini, la scuola, parliamo di continenti diversi, non è facile. Non è solo calcio, ma ci sono tanti aspetti diversi che possono variare. 

Esordio con la Roma.

Non cambia niente per me, penso sia importante affrontare una squadra forte all’inizio, meglio degli scontri diretti, al di là che io sia ex o meno. 

Sull’ossatura dell’organico.

E’ un vantaggio, il mister conosce la squadra, siamo tutti quelli dell’anno scorso, rispetto a due anni fa quando ci siamo salvati all’ultima giornata, tanti calciatori in prestito andati via. All’inizio tanti giocatori nuovi, ci siamo salvati con tre giornate d’anticipo, non è stato facile. 

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