C’è chi storce il naso di fronte a due pareggi di fila. Chi si rammarica pensando alla vittoria sfumata a Roma, dopo esser stati in vantaggio all’Olimpico e chi invece sognava esordio casalingo diverso all’Arechi contro l’Udinese. Eppure quella della Salernitana nel campionato 2023-2024 è la miglior partenza di sempre in A. Mai l’ippocampo era rimasto imbattuto nelle prime due giornate del torneo di massima serie. Al netto del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, è un dato oggettivo l’inizio di stagione senza ko all’attivo, e qualche malumore e rimpianto inquadrano forse nel modo migliore come le aspettative e le stesse ambizioni intorno alla squadra granata si siano alzate.
Tant’è, ma due risultati utili di fila non erano mai stati raccolti in due giornate in serie A nelle quattro apparizioni precedenti, a partire dall’esordio assoluto nel campionato ’47-’48, anche in virtù del turno di riposo osservato dalla Salernitana di Gipo Viani proprio alla prima di campionato. Alla seconda giornata arriverà invece il successo contro la Lazio (2-0).
Nel 1988-1999 due sconfitte contro due big del campionato, Roma sempre all’Olimpico e dopo esser stati in vantaggio con Song (3-1 finale), e Milan, poi campione d’Italia (1-2). Due sconfitte anche nell’anno del ritorno in serie A con Fabrizio Castori in panchina, a Bologna (3-2, anche qui dopo il doppio illusorio vantaggio), e Roma, questa volta tra le mura amiche (0-4). Leggermente meglio sono andate le cose lo scorso anno, quando, ironia del destino, la Salernitana ha affrontato Roma all’esordio e Udinese alla seconda, quasi in fotocopio rispetto a questa stagione, ma a campi invertiti. Sconfitta di misura contro i giallorossi all’Arechi (0-1), e pari a reti bianche in terra friulana.
Ora due pareggi, due risultati utili di fila che in serie A non devono mai esser dati per scontati, e che la Salernitana vuole provare a trasformare in tris domenica, quando ci sarà la trasferta di Lecce. Per allungare la serie d’imbattibilità, uscire indenne dal campo di una concorrente diretta alla salvezza, e magari trasformare qualche rimpianto e malumore in certezze ed entusiasmo.