Quale sarà il destino tecnico della Salernitana? La domanda rimbomba nella testa di Danilo Iervolino dall’intervallo di Monza. Troppo brutta e soprattutto senza ardore la sua squadra da far passare inosservato anche il quinto ko nelle prime otto sfide di campionato. Una prestazione che ha spinto il patron granata a spalancare le porte alla crisi granata e velocizzare l’iter per il cambio in panchina. Filippo Inzaghi è sull’uscio, pronto a prendere il comando della nave che Paulo Sousa dovrebbe abbandonare in giornata. Accordo di massima per un contratto fino a giugno 2024 con opzione di rinnovo in caso di salvezza. Si limano anche i dettagli economici.
Le tempistiche sono confermate ma a far la differenza è il condizionale, d’obbligo quando si tratta di ribaltoni tecnici. Lo insegna la storia recente granata, con la capriola dello scorso gennaio con Davide Nicola che lascia una percentuale seppur minima ad una possibile quanto clamorosa riconferma di Sousa sulla panchina della Salernitana. Per questo motivo Iervolino si è preso un’altra notte di riflessione prima di ufficializzare la sua scelta.