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Juventus-Salernitana, Inzaghi contro Allegri: “La mia carriera da calciatore chiusa per colpa sua”

L'episodio raccontato nell'autobiografia di SuperPippo risale a oltre dieci anni fa

Salernitana contro Juventus, ma anche Filippo Inzaghi contro Massimiliano Allegri, tecnici che al netto delle dichiarazioni di rito non andrebbero volentieri a prendere un caffè insieme. Il sogno di SuperPippo, dopo 4 sconfitte contro il Conte Max, è quello di trovare la prima vittoria contro l’allenatore, che – ipse dixit -, “ha fatto chiudere la mia carriera da giocatore”.

Vecchie scorie, poi chiarite se non altro su impulso di Adriano Galliani, risalenti alla stagione 2011-2012, l’ultima di Inzaghi da calciatore prima di passare dall’altra parte. E a raccontare l’aneddoto, raccolto nell’autobiografia pubblicata quest’estate, “Il Momento Giusto”, è stato proprio l’attuale allenatore granata, come riposta il Quotidiano La Città di Salerno oggi in edicola.

Io e il Milan nella primavera del 2012 avevamo trovato un accordo per prolungare di un anno il mio contratto. Io sarei stato un importante collante nello spogliatoio che nel giro di poco tempo aveva perso Maldini, Pirlo, Nesta, Gattuso, Seedorf. Elementi di spessore che avevano lasciato un vuoto profondo. Non avrei accampato alcuna pretesa, Galliani era felice di aver trovato insieme a me questa soluzione. Allegri invece la bocciò, non mi voleva più nello spogliatoio e lo disse al dirigente chiedendo che non mi fosse rinnovato il contratto. Per me fu una mazzata”.

In precedenza, a creare qualche crepa nel rapporto tra l’allora trainer rossonero, e la punta piacentina, l’esclusione dalla lista Champions, decisione digerita malissimo dal miglior marcatore italiano in competizioni europee e confermata anche agli ottavi di finale. Al termine di quella stagione, il gol tra le lacrime contro il Novara, a 39 anni da compiere e un addio al calcio giocato ormai inevitabile. Che non scalfì le ruggini tra i due, specie dopo gli inizi da allenatore di Inzaghi, partito dagli Allievi del Diavolo.

Dopo uno scudetto vinto e uno sfiorato, l’esperienza di Allegri in rossonero sembra ai titoli di coda, la tensione che si respira in casa Milan è percepibile. Un mancato saluto, e qualche frase di troppo, poi ridimensionata dai diretti interessati, fece scattare la scintilla. “Che fai, non mi saluti?”, avrebbe detto Allegri. “Tu per me non esisti”. “Vuoi prendermi il posto, vero? Non rompermi i co****i, Pippo”. “Non romperli tu, ci stiamo allenando, adesso vattene”. Il tutto sotto gli occhi imbarazzati di Filippo Galli, a quei tempi responsabile del settore giovanile. L’episodio plana subito sul tavolo di Galliani, che minimizza: “Ho parlato con entrambi, hanno smorzato la lite”, segno che qualcosa avvenne, come confermato da Allegri e Inzaghi anche a Milan Channel, parlando però di “scambio di opinioni di un minuto senza offese”. Ora si ritroveranno da allenatori avversari, se SuperPippo è riuscito da tecnico a tirare più d’una volta uno scherzetto alla Juve, per la quale ha giocato quattro stagioni segnando 89 gol in 165 presenze e vincendo uno Scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa Intertoto, il sogno è di trovare anche il primo squillo contro Allegri, il tecnico che – ipse dixit – ha messo di fatto la parola fine alla sua carriera da calciatore. 

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