Aprile inizia a bruciare i primi granelli di una clessidra che si svuoterà completamente solo quando la Salernitana avrà scelto sia il prossimo direttore sportivo che l’allenatore per la possibile rinascita. Tutto nel nome delle indicazioni arrivate dall’amministratore delegato Maurizio Milan: nel Colantuono-day sottolineò come il periodo post-pasquale sarebbe stato quello delle scelte per favorire la ripartenza.

L’amministratore delegato venerdì sera ha incassato la contestazione riservata dalla tifoseria alla squadra, informando in tempo reale Danilo Iervolino. Il patron era assente, alimentando involontariamente l’incertezza su ciò che ne sarà del progetto tecnico attuale, di come si vorrà ripartire in un campionato come la serie B. E soprattutto quali saranno le prospettive nel medio-lungo termine.

Come riporta “La Città di Salerno”, a poche sedute di distanza dal numero tre dell’organigramma granata c’era Mauro Meluso, attuale direttore sportivo del Napoli ma con un contratto in scadenza e con possibilità sempre più alte di un addio nel nome dell’avvicendamento con il cilentano Manna. Semplice visita di cortesia, la possibilità di studiare dal vivo possibili obiettivi del Napoli oppure un primo contatto con l’ambiente? Chissà. La certezza però è che in serie B servirà un comandante dell’area sportiva navigato e lungimirante. La Serie B sa essere un inferno, ancor più nell’anno in cui la Salernitana non avrà più alcun margine di errore.