Il tecnico portoghese: “Dovremo essere orgogliosi e fieri di noi stessi”

Big-match da capogiro. Salernitana-Inter è sfida importante dell’insolito venerdì di campionato. Paulo Sousa ha parlato in conferenza stampa: “Dovremo essere orgogliosi e fieri di noi stessi. Abbiamo un punto importante che è quello strategico della partita, relazionata alla forza dell’avversario e alle nostre potenzialità. Da lì, bisogna capire il momento giusto in cui far male con determinazione e convinzione, con la gioia di giocare. Sappiamo che tecnicamente e fisicamente l’Inter è la miglior rosa dal punto di vista individuale della serie A. Ma per questo, dobbiamo affrontarli non solo individualmente ma con l’aiuto di tutti, provando a pressare alti per metterli in difficoltà. Dovremo essere bravi ma anche fortunati, consapevoli che la fortuna la si guadagna credendo nella possibilità di ottenere un risultato storico. Non credo che l’Inter sia una squadra stanca di testa o che possa andare in ansia: sono creati per vincere tutte le competizioni. Hanno vinto la Supercoppa, sono ai quarti di Champions League e in campionato ha l’obiettivo di entrare tra le prime quattro perché è fondamentale soprattutto economicamente”.

Sulla sfida di domani: “Abbiamo consapevolezza e mentalità. Ogni momento è buono per cimentare le nostre consapevolezze, che sia Inter o Spezia. Abbiamo già dimostrato di avere idee gioco e condizione per far male, penso al pari con il Milan. Per questo motivo spero di poter vedere una squadra che sappia rendere i tifosi sempre orgogliosi di noi, di rappresentarli su ogni campo provando ad essere sempre corta, di concedere poco agli avversari, di essere più capace di far male, di saper essere brava nel gestire il pallone e arrivare con più uomini”.

Sousa plaude Piatek (“E’ l’attaccante che ci permette di far salire, che ci dà respiro. Non sappiamo se sarà sempre titolare però è un giocatore molto importante per noi. Quando lui non c’è in campo bisogna trovare un’alternativa”), e poi parla di Bonazzoli: “Lo considero un calciatore che può fare la differenza, un top per squadre che hanno palleggio perché sa essere forte nel breve con la sua tecnica. Ma non basta: siamo alla Salernitana e serve anche altro. Al momento, c’è bisogno di altro”.