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Anche l’ex Salernitana Zoro difende Juan Jesus: “Sentenza sgradevole, Acerbi dica la verità”

Le parole dell'ex difensore granata sul caso del momento

Fu uno dei primi a ribellarsi, oltre 20 anni fa, agli insulti razzisti, abbandonando di minacciare il campo come ha poi fatto di recente anche il portiere del Milan Maignan a margine della gara con l’Udinese. Marco André Zoro, ex giocatore della Salernitana e del Messina, ha detto la sua sul caso Acerbi-Juan Jesus. L’ex calciatore di origini ivoriane, ha parlato a Il Mattino difendendo il brasiliano del Napoli e non nascondendo il suo dispiacere. “La sentenza? Ho provato amarezza, una cosa sgradevole. Il Giudice non ha trovato prove sufficienti? Anche quando i ‘tifosi’ ululano dagli spalti non ci sono prove. Tutti insultano e tutti sentono. Jesus non è certo un bambino, Acerbi ha pronunciato quella frase, poi ha capito che non c’erano prove a suo carico ed ha deciso di non dire la verità. Per me il difensore dell’Inter ha detto quella frase. Non ero lì, ma per me lui l’ha detto. Penso che debba fare una sorta di coming out. Dovrebbe uscire allo scoperto e prendersi le sue responsabilità. Spero che quando torna a casa, si guardi allo specchio e si sforzi di dire a se stesso che d’ora in avanti non farà più queste cose. A Juan Jesus voglio dire che è un uomo: un uomo vero. Ha una pelle e un colore magnifici”.

Zoro, 40 anni, ha giocato 8 anni in Italia, arrivando appena 16enne ed esplodendo nella Salernitana, dove ha militato per tre stagioni e mezza in granata (63 presenze tra serie B e Coppa Italia) prima del passaggio al Messina. Proprio il Sicilia, il 27 novembre 2005, infatti, la ribellione contro il razzismo, in quel caso arrivato però dagli spalti: forzò l’interruzione del gioco nel corso di un Messina-Inter proprio a causa dei fischi e degli ululati provenienti dal settore occupato dai sostenitori nerazzurri, minacciando di abbandonare il campo per protesta, placato non senza fatica dal brasiliano nerazzurro Adriano. E oggi, a distanza di quasi 20 anni da quell’episodio, non fa mancare il suo supporto a Juan Jesus.

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