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Salernitana, Iervolino spiega il ritorno di Nicola: “Giusto dargli un’altra chance, ma mai più imbarcate del genere…”

Il presidente della Salernitana è intervenuto in conferenza streaming: “De Sanctis ha la mia fiducia”

Danilo Iervolino prova a riportare chiarezza in casa Salernitana. Dopo 72 ore a dir poco caotiche, il presidente granata è intervenuto in conferenza streaming per spiegare personalmente cosa sia successo dal triplice fischio di Atalanta-Salernitana 8-2 a poche ore fa, quando l’esonero di Davide Nicola si è trasformato nel clamoroso ritorno del tecnico sulla panchina dell’ippocampo.

“Non è vero che in questi mesi è emerso un problema di natura tecnica, crediamo che la squadra sia stata costruita bene, ma crediamo soffra di mancanza di concentrazione, di percezione del pericolo, di fisicità.  E’ stata una disfatta con l’Atalanta, non abbiamo preso nemmeno un’ammonizione, è stata vissuta quasi come una passeggiata”. 

Avevamo iniziato dei colloqui con il direttore sportivo, volevamo una scelta a coesione di una decisione consapevole, migliore per la società. Ieri è successa una cosa unica nel calcio, ma c’è di andare fieri di questo, non di vergognarsi. Ci siamo sentiti io e il mister, tramite il direttore sportivo ho avuto questo messaggio, che il mister voleva parlarmi. Il direttore ha portato questo messaggio spendendo mille parole positive, ho sentito Nicola e qua andiamo oltre alle storie di calcio, ma di uomini, di gente che fa cose importanti. Mi ha detto cose importanti sulla città, sui tifosi, una frustata è stata, si è arrivati a un grande chiarimento, una persona ti manca solo quando la perdi. Le sue parole mi hanno colpito, ci ho pensato molto, avevamo già pensato a una sostituzione ma per il bene della società e dei calciatori è giusto che il mister abbia un’altra chance, con l’impegno di portare avanti una squadra che giammai deve patire un disagio e una mortificazione come quelle avute a Bergamo con l’Atalanta. 

Il ruolo dei giocatori in questa vicenda: 

La squadra è stata sentita, ma deve essere allenata, non è che sceglie l’allenatore. Mi faceva però piacere sentire la loro opinione a riguardo, devo dire che Nicola così come ho detto dal primo momento è l’allenatore giusto per la Salernitana, deve ritrovare anche lui l’energia, l’equilibrio con la squadra, il manico da leader, e solo lui può trovarla in se stesso. Gioco e risultati vanno sempre comparati con i risultati delle dirette concorrenti, ad oggi abbiamo nove punti di distacco sulla terzultima, a breve giocheremo con il Napoli, Lecce e Juventus, poi il campionato si normalizzerà, con un calendario più tranquillo. Mi auguro di fare già punti nelle prossime tre partite. 

Il progetto: 

Nessun rallentamento, Nicola è stato sfiduciato e poi ha avuto nuova fiducia, me l’ha chiesta a gran voce con impegno e concentrazioni ancora maggiori, mi aspetto tanto da lui, come giusto che sia. Mi ha chiesto un atto di fede e di coraggio, e io gliel’ho dato. Dal punto di vista della classifica e delle ambizioni, è evidente che una squadra che era decima in classifica e che oggi viene da un punto in quattro gare, debba cominciare a vedere con concretezza l’obiettivo primario. Il minimo è la permanenza in serie A, cercherò di dare una permanenza costante in massima serie, cosa che non c’è mai stata. Se ho alzato l’ambizione è perché volevo dare carica ed entusiasmo, però pensiamo alla salvezza. 

Sul mercato: 

Con Sabatini ho un ottimo rapporto, ci siamo capiti benissimo, oltre la questione c’era dietro un’altra cosa, vivevo un momento difficile che solo lui sapeva, anche i tempi non sono stati favorevoli, ma ci siamo sentiti subito dopo, abbiamo stemperato e il rapporto con lui è autentico, straordinario, è una leggenda del calcio e lo resterà a vita, dico ai tifosi che sono affezionati a lui, che avendo colto una salvezza storica i salernitani sono legati alla sua figura, ma lo diventeranno presto anche di De Sanctis, è anche lui un’icona della Salernitana, lo devo difendere un po’ di più, perché è un ragazzo che ce la mette tutta, non mi piace che sia il primo a essere criticato, gode della mia fiducia, e ha fatto investimenti importanti che ci ripagheranno. Salerno ha nel direttore sportivo lo spauracchio cui appendersi, ma la squadra la fa prima di tutto il presidente, il direttore suggerisce, ma poi sono io che decido e che pago. La squadra è stata costruita per Nicola e sul suo modulo. La squadra è forte, se dobbiamo prendere qualcuno serve che sia pronto a scendere in campo, Nicolussi Caviglia e Ochoa sono due gioielli nei loro ruoli, prima dobbiamo ritrovare spirito interno e la volontà e la convinzione di fare bene. 

Sulle richieste a Nicola: 

La squadra è scarica, perde i duelli, fisicamente in difficoltà. Esprime un gioco raffazzonato, nelle ultime due gare non aveva energia e coraggio, deve correre di più e ritrovare il gioco di Nicola. Di corsa, di aggressività, ma anche di copertura, senza mai prendere un’altra imbarcata del genere. Ho investito 47 milioni di euro, dire che ho richiamato Nicola per motivi economici rasenta l’offesa nei miei riguardi, stiamo lavorando per rimettere a posto un equilibrio interno, ritrovare furore agonistico, intensità. Salernitana-Napoli è per me decisamente la partita del cuore, un bel derby tra una squadra che vuole riscattarsi e quella che gioca il miglior calcio d’Europa, io sono convinto che sarà un gran bello spettacolo, ce lo godremo e mi auguro con una totale sintonia tra noi, squadra e tifosi. 

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