
Il tecnico spiega il cambio di Sabiri dopo appena 35′
“Non amo ripetere le stesse cose, ma i primi venti minuti non mi sono piaciuti, la tensione ci ha schiacciato, l’importanza della gara la sentivamo. Qualcuno ha saputo gestirla, qualcun altro si è fatto condizionare troppo nella prestazione, io non posso far nulla su questo. Venendo allo stadio ho visto gente da 7 a 77 anni che ci applaudiva, che ci incoraggiava, una coreografia, hanno cantato tutti ci hanno mandato baci, mi sono commosso ed ho avuto la pelle d’oca, più di così non so cosa possono fare i tifosi per incoraggiarci”.
E’ un Dejan Stankovic amareggiato quello che si presenta ai microfoni di Dazn dopo il 90′.
“L’ho detto prima della partita, dobbiamo anche provare a divertirci, qualcuno ci riesce e qualcuno no, il riferimento sembra chiaro a Sabiri? Avrei potuto fare tre cambi in quel momento, io voglio una prestazione da Samp, non volevo che la squadra andasse in difficoltà, non cambia nulla il minuto della sostituzione, la squadra doveva essere organizzata, dopo l’intervallo ci siamo sistemati un po’, ci abbiamo provato, poi le assenza non ci hanno aiutato. Non voglio alibi ma mancavano tanti giocatori, era difficile, ma si va avanti, non voglio che si abbassi la guardia”.
Infine non manca il retroscena sulla “richiesta” a Quagliarella prima del suo ingresso in campo. “Gli ho detto bomber, risolvimi almeno questa partita, ma non è andata. Lui ha subito un brutto infortunio nel ritiro invernale in Turchia, poi la febbre che l’ha costretto a letto per diversi giorni, serve tempo”.
