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Salernitana, dubbio modulo verso il Torino: ruota tutto intorno ad una posizione

Sousa tra il predefinito 3-4-2-1 e la possibilità di ripetere il 4-2-3-1 visto con l’Inter

Dubbi, ballottaggi ma anche sensazioni. Paulo Sousa le percepisce, le incamera, le valuta in vista di una trasferta determinante come quella di domani pomeriggio a Torino. La testa su quello che sarà senza però perdere di vista ciò che è stato appena otto giorni fa, nel pari prestigioso con l’Inter che ha regalato alla Salernitana un punto d’oro ma soprattutto tanta consapevolezza. Merito di un secondo tempo vissuto sull’onda emotiva di una rimonta possibile, diventata realtà grazie all’eurogol di Antonio Candreva sui titoli di coda di una partita al cardiopalma. Frutto anche della scelta forte attuata all’intervallo di passare al 4-2-3-1, sacrificando l’adattato Bronn sulla destra per far posto al golden-boy Dia.  Una formula che permetterebbe in mediana a Kastanos e Candreva di presidiare le fasce e appoggiare le scorribande offensive di Dia e Piatek, pronti a far coppia in attacco dal primo minuto.

Ci pensa Sousa, come raccontato da “La Città di Salerno”. Tentazione forte, seppur il credo della Salernitana sia imperniato sul 3-4-2-1 al quale Sousa difficilmente rinuncia. A partire dal terzetto difensivo composto da Daniluc, Gyomber e Pirola che al momento è insostituibile, a protezione di “Memo” Ochoa. Le riflessioni però sono legate al ruolo di esterno destro: Sambia, escluso con l’Inter, è oggetto di valutazioni. Possibile una partenza dal primo minuto per il francese, con all’orizzonte però la staffetta con Mazzocchi. Il laterale di Barra ha recuperato dalla lesione muscolare al gluteo destro e punta a ritrovare il campo nella seconda parte di gara. Altrimenti, in caso di difesa a quattro, entrambi partirebbero dalla panchina, con Daniliuc ad allargare il proprio raggio d’azione come successo nel secondo tempo della sfida con l’Inter.

Sicuro di una maglia da titolare Bradaric sulla sinistra mentre in mezzo al campo è ballottaggio a tre fra Nicolussi Caviglia, Vilhena e Bohinen, con il regista scandinavo che sogna il sorpasso sul numero dieci olandese con il pesante fardello della diffida sulle spalle. Davanti invece sono pochi i dubbi: Candreva è l’ago della bilancia, l’uomo ovunque. Dia ritroverà la maglia da titolare e vuole lasciare il segno. Piatek invece vuole rompere la striscia record da 16 partite senza gol.

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