“Io faccio il presidente e dopo vent’anni capisco le esigenze di un gruppo. Non è presunzione. Io ho preso la Salernitana in Eccellenza pagando 350mila euro a fondo perduto, dodici anni fa. Arrivati in B mi son dovuto fermare perché altrimenti avrei dovuto vendere. Alla fine, un giorno ho detto basta, bisogna andare in Serie A. La piazza era insofferente, c’erano dei giochi sul territorio che non mi garbavano più, come direbbe Sarri. Perciò la vendita fu inevitabile, in dicembre nonostante una delibera della Lega Serie A dicesse che fosse corretto far ultimare il campionato alla squadra”. Claudio Lotito ritorna a parlare della Salernitana. L’ex co-patron del club granata, che per oltre un decennio ha guidato la società in compagnia del socio e cognato Marzo Mezzaroma, è intervenuto a RDS, come riportato da Sportitalia.
“Per questo il club fu svenduto per la cifra di 10 milioni di euro, e ad oggi mi mancano ancora dei soldi. Parliamo di una società che, tra liquidità, affidamento bancario, patrimonio giocatori, avviamento e tutto il resto, valeva almeno 70-80 milioni. Lo sport deve essere gestito in maniera illuminata, scevro da qualsivoglia interesse personale”.