Parola alla difesa. E’ Boulaye Dia a rompere il silenzio in casa Salernitana, provando a fare chiarezza sulla vicenda legata al rifiuto di entrare in campo a Udine scaturito poi nella sua esclusione dal gruppo squadra. In un’intervista a L’Equipe, condivisa con alcuni passaggi sui social, la punta africana ha raccontato la sua verità.
“Non mi sono mai rifiutato di giocare. L’allenatore mi ha chiesto di andare a scaldarmi. Ho solo fatto un gesto con la testa, non pensavo davvero che sarei entrato perché non mi ero ancora riscaldato prima. Ha visto il mio gesto, mi ha detto subito di sedermi e ha detto ad un altro ragazzo di andare a scaldarsi. In seguito ne abbiamo parlato negli spogliatoi. Ci ha detto che doveva rimanere tra di noi. Poi ha capovolto tutto in conferenza stampa. Ma non mi sono mai rifiutato di entrare. Anche i calciatori hanno testimoniato”.
Poi sulla vicenda che si sta trascinando ormai da settimane con l’istanza presentata dal club al Collegio Arbitrale: “La Salernitana mi chiede venti milioni di euro di danni e interessi oltre ad uno stipendio ridotto del 50% fino al termine della stagione. Il tutto senza giocare. Ora vogliono trovare un accordo per vedermi giocare di nuovo.
Dia ha condiviso due screen dell’intervista a L’Equipe attraverso delle storie su Instagram, chiuse poi da un pensiero personale. “Solo i colpevoli si giustificano. Lo correggiamo e lo rileggiamo attentamente. Primo e ultimo discorso. A presto”.