Nutrita la delegazione granata presente all’incontro

Una folta rappresentanza della Salernitana è stata ospite dell’Istituto Pareto per l’evento “La responsabilità sociale nel calcio”. Presenti il calciatore Matteo Lovato, il dirigente Giulio Migliaccio, il responsabile del settore giovanile Stefano Colantuono, l’addetto stampa Gianluca Lambiase. “Credo che queste iniziative facciano parte di tutto il contorno dello sport – le parole di Lovato -. Sono momenti importanti per costruire un futuro anche al di fuori del calcio, iniziative del genere se fatte in collaborazione con la Salernitana assumono significato diverse. In questo senso c’è da dare credito al presidente e alla società”.

Prende la parola Giulio Migliaccio: “L’aspetto economico-tecnico viaggia di pari passo con quello sociale, li vantaggio è la fidelizzazione con le persone, legarle al club. Inoltre gratifica chi compie buone azioni. Colantuono è l’allenatore che ho avuto più a lungo in carriera, già a 20 anni sentivo che questo mondo e questo ruolo mi affascinavano: il lunedì mattina leggevo tutti i giornali, non c’era internet, volevo conoscere i voti di tutti i calciatori. L’Atalanta mi ha dato l’occasione di iniziare a livello dirigenziale, poi c’è stata la chiamata della Salernitana, ma è pura passione”. 

Segue poi Stefano Colantuono: “Il presidente ci tiene molto alla tematica sociale, ci siamo mossi in questa direzione con tante iniziative: a Natale ragazzi mandati alla mensa dei poveri, giusto che durante quel periodo anche chi è meno fortunato di noi abbia calore e sostegno. Come settore giovanile abbiamo dato una chance per qualche allenamento a un ragazzo che veniva sempre a vedere gli allenamenti. Non potevamo tesserarlo essendo extra-comunitario, ma gli siamo stati vicino, con il Centro Storico (squadra di calcio) gli abbiamo dato una mano. Dovremmo tornare a occuparci di calciatori italiani, si sta cercando a livello nazionale anche su nuove norme, anche in quel caso c’è un regolamento che lo permette”.

Infine, l’appunto di Gianluca Lambiase: “Il presidente Iervolino ha una ricetta importante che fonde sociale, sostenibilità, innovazione. L’attenzione al sociale è punto cardine. Il calcio è cassa di risonanza enorme, un gesto una parola sanno avere un peso specifico enorme, ci fa piacere ma ci responsabilizza. Abbiamo realizzato tante iniziative: siamo tra le prima società in Italia ad avere una squadra di ragazzi diversamente abili, Salernitana For Special. Social? Un calciatore è un’azienda oggi, può comunicare sé stesso, le attività commerciali che si intraprendono, queste piattaforme rappresentano un elemento importante. Anche in questo si deve essere bravi”.