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Salernitana, Iervolino a Radio Bussola 24: “Ho avuto un confronto con Sousa e De Sanctis, ci siamo chiariti…”

L'intervento del patron granata: sfogo sul centro sportivo

Un suo intervento era quasi atteso da gran parte della tifoseria. Per provare a riportare il sereno in casa Salernitana, dopo gli ultimi giorni non particolarmente tranquilli, tra la fine del mercato, il caso Dia, e il ko di Lecce, il primo in campionato. In vista della sosta al torneo per la pausa per le Nazionali, il presidente del club granata Danilo Iervolino è intervenuto ai microfoni di Radio Bussola 24. (QUI PER LA DECISIONE SU DIA).

Mi sento soddisfatto dopo tre giornate, a Roma abbiamo giocato a testa alta, potevamo vincere. L’Udinese ha fatto una partita dura, fisica, è stata una gara equilibrata, con un primo tempo a favore loro, hanno giocato un po’ meglio, nella ripresa invece meglio noi, potevamo anche vincere. Due pareggi che vanno bene, con un buon gioco. Lecce è la classica partita dove gli episodi fanno la differenza, un tiro entra dentro nei primi minuti, noi abbiamo avuto tante occasioni, con Cabral e Candreva, un rigore molto dubbio alla fine che dà un risultato un po’ troppo generoso per il Lecce. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto? Non dobbiamo essere ottimisti ma abbiamo dimostrato di essere squadra di poter giocare un buon calcio, ma è evidente che i risultati contano più d’ogni altra cosa. Non c’è nulla che non va, dobbiamo solo cogliere i risultati, Sousa grande allenatore, sa mettere bene la squadra in campo e valorizzare i giocatori, anche i più giovani, gode della nostra massima fiducia e va fatto lavorare in serenità. 

Sul mercato: non dobbiamo essere divisivi, quando si cambiano due giocatori come Piatek e Vilhena non siamo pronti, ho avuto un confronto con Sousa e De Sanctis, siamo totalmente allineati e ci siamo chiariti su tutte le questioni, c’è la volontà di credere nel progetto serio, di lungo periodo. Abbiamo sostituito due giocatori con altri calciatori che potrebbero essere anche più forti ma sono venuti negli ultimi giorni, si devono integrare. Come la leggo io? Ad oggi il mister dice siamo un po’ meno forti, ma non vuol dire che la campagna acquisti ha disatteso qualcosa, ha fotografato l’istantaneità di un momento particolare. Non c’è polemica, ma visione unanime, remiamo tutti nella stessa direzione senza screzi o divisione. 

Abbiamo 8 convocati in Nazionale, rispetto alle concorrenti una con la media stipendi più alta, le medio-piccole concorrono con noi non hanno i nostri salari o questi investimenti, la fotografia è questo, il resto sono chiacchiere da bar. Poi non vuol dire essere necessariamente più forti, ma abbiamo fatto sacrifici maggiori rispetto alle concorrenti. Abbiamo fatto una squadra solida, di proprietà, abbiamo riscattato Dia, nessuno ha investito tanto per un attaccante, la polemica sul numero 9 mi fa ridere. Dia ha voluto la 10, ma è un numero 9. Le squadre vanno fatte con equilibrio, giudizio. Chi viene a Salerno sapendo di fare la riserva a Dia? Vorrei calore, vicinanza, famiglie allo stadio, e invece dopo tre partite tutti i giornali volevano sentire la voce del presidente perché sembrava si fosse rotto il giocattolo, non si è rotto nulla. 

Sui procuratori: ci sono i migliori amici del calcio, lo stesso Giuffredi ha chiesto scusa e ha capito dove aveva sbagliato, il calcio ha nuovi interpreti come il sottoscritto, ci siamo chiariti si è messo a disposizione e vuole lavorare con noi. Le piccole si sentono evidentemente in concorrenza, molti presidenti sono miei amici personali, c’è una diretta concorrenza, ci guardiamo un po’ tutti con sospetto. E poi ci sono le relazioni personali. 

Centro sportivo: sarà la casa della Salernitana, stiamo valutando tante cose ma Salerno non ha oggi un suolo adibito a centro sportivo già con una chiara licenza di edificazione per permetterci ciò, il processo è abbastanza lungo, capire le cubature e se su quel suolo si può edificare o meno. Noi lo dichiariamo con enfasi perché siamo innamorati di questo progetto, sembra che lo dobbiamo realizzare in un giorno, al tifoso in generale non cambia il progetto sportivo. Lo vogliamo realizzare, ma non metteteci ogni volta nelle condizioni di dover subire un peso, a Salerno sto subendo un peso che mai avrei pensato di subire comprando una squadra di calcio, ogni cosa è una promessa solenne, ma non dipende sempre da noi. Non fateci vivere un’angoscia di dover sempre parlare di meno ed esser chiusi e abbottonati. Ci auguriamo di doverlo presentare quanto prima. Curva Nord? Non dipende da noi. 

Sui tifosi: avverto il loro calore sulla pelle, anche se c’è una piccola parte di haters. Dobbiamo crescere anche se so che non posso piacere a tutti, la crescita del miracolo Villareal per esempio passa anche da questo, dalla crescita dei tifosi, del territorio, della stampa. Quando venderemo un giocatore di punta cosa succederà? E capiterà perché è nella logica del calcio, bisogna essere più maturi, si deve passare da una crescita collettiva. Si cresce tutti insieme per far crescere la Salernitana, allentiamo la pressione che non ci fa bene. Il calcio va veloce, non chiedo fiducia a vita, la gente si è già dimenticata che ho messo più soldi di quanto fatto negli ultimi 50 anni. A pochi importi, importa il calcio giocato, ma non può essere così, deve essere un’industria che deve tendere all’equilibrio finanziario, e dobbiamo fare i conti sull’equilibrio, in qualsiasi categoria giocheremo, e mi auguro sia sempre la Serie A. 

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