La peggior partenza di sempre in serie A. Mai la Salernitana era arrivata alla settima giornata di campionato con così pochi punti e nemmeno una vittoria all’attivo nelle quattro stagioni disputate prima d’ora. Solo tre pareggi e altrettanti punti per Paulo Sousa, sempre in precedenza, era arrivato almeno un successo.
Stagione ’47-’48: Prima storica apparizione in serie A, nell’era dei due punti a vittoria la squadra di Gipo Viani era riuscita a centrare due vittorie e due pareggi per 6 punti totali (da segnalare il turno di riposo osservato alla prima giornata). Avvio da favola, che però culminerà con un rendimento in trasferta da brividi, che costerà la retrocessione.
Stagione ’98-’99: Vittoria con la Lazio (proprio alla settima giornata), in precedenza pareggio con l’Empoli, per quattro punti nelle prime sette giornate per la formazione di Delio Rossi. Non servirà per evitare l’esonero nella seconda parte della stagione, e il ritorno in cadetteria.
Stagione ’21-’22: Inizio horror per la squadra di Fabrizio Castori, che dopo quattro sconfitte di fila riesce a centrare il primo punto con il Verona e poi il successo, anche questo alla settima giornata, contro il Genoa, sempre all’Arechi. Anche in questo caso quattro i punti conquistati. Dopo il ko all’ottava la decisione di cambiare guida tecnica, con Stefano Colantuono al suo posto. Poi l’avvento di Iervolino, Sabatini e Nicola. Per una favola da 7%….
Stagione ’22-’23: Miglior partenza granata nell’era dei tre punti, Davide Nicola parte forte, con quattro pareggi, tra i quali anche lo storico 2-2 in casa della Juventus e il roboante 4-0 rifilato alla Samp. Sette punti nelle prime sette giornate, striscia conclusa con il ko interno con il Lecce. La flessione a cavallo del giro di boa, fino al (doppio) esonero e all’arrivo di Paulo Sousa al suo posto.
Statistiche sulle quali riflettere per provare a invertire la rotta, ma da non prendere come una sentenza, specie a questo punto del campionato. Basti pensare che tre allenatori su quattro hanno subito l’esonero, nonostante partenze migliori rispetto a quelle di Paulo Sousa, e in due occasioni su quattro è arrivata la retrocessione in serie B. Certo però c’è da cancellare al più presto lo zero alla voce vittorie conquistate.